Catignano, Ponterosso: Pd rivendica paternità e taglia il nastro

 

Pd_PonterossoPescara. È quasi una moda ormai: se la realizzazione di un’infrastruttura di prossima inaugurazione è stata progettata e avviata da una passata amministrazione, quest’ultima tiene a tagliare cerimoniosamente il nastro prima che i ‘rivali’ attualmente al governo se ne prendano i meriti. Successe la scorsa estate a Pescara, quando il centrosinistra inaugurò virtualmente la ‘strada pendolo’ un mese prima di Albore Mascia; è successo oggi, quando il Pd ha anticipato di un giorno il Presidente della Provincia, Guerino Testa, per il battesimo del nuovo ponte di Catignano.

Il capogruppo e consigliere provinciale del Pd, Antonello Linari, ha organizzato un taglio del nastro alla presenza della stampa sul Ponterosso a Catignano, affiancato dal vicepresidente del Consiglio, Andrea Di Meo, il Segretario provinciale Pd, Toni Castricone, il segretario aggiunto, Antonio Di Marco,  i consiglieri Pd Giancarlo Gennari e Enisio Tocco, il capogruppo Idv, Luciano Di Lorito, con il sostegno dei consiglieri Idv Camillo Sborgia, Antonella Allegrino e Attilio Di Mattia. Un’iniziativa simbolica, per denunciare come “la Provincia di Pescara sta precipitando, è in caduta libera”, dichiara Linari, “Un i’indagine realizzata da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, evidenzia un risultato incontrovertibile: Pescara ha perso in un solo anno 13 posizioni, è l’ultima delle province abruzzesi e al 79° posto della classifica generale per ambiente, lavoro, popolazione, servizi finanziari e scolastici”.

E per rivendicare la paternità del Ponterosso: “In una situazione così drammatica, il Presidente Testa pensa ad inaugurare mercatini di Natale e a tagliare il nastro su opere che nulla hanno a che fare con la sua amministrazione, come il viadotto Ponterosso”, aggiunge Linari, “Testa ancora una volta riceve gli applausi che dovrebbe condividere con altri e dimentica di dire che il progetto portato avanti dalla Provincia al costo di 4 milioni e mezzo di euro è stato finanziato e messo in cantiere da chi ha amministrato prima di lui. Un progetto che, prima ancora della politica e degli amministratori, ha visto protagonisti dirigenti e struttura tecnica dell’Ente”. Dello stesso avviso Antonella Allegrino, che in una nota dichiara: “A 18 mesi di governo non abbiamo ancora una testimonianza concreta del valore aggiunto dell’amministrazione Testa per il territorio provinciale. Dalle parole della campagna elettorale non abbiamo alcun riscontro relativo ai fatti annunciati, né alle linee di indirizzo e ai tempi per realizzare il mandato di governo. L’ennesima beffa è il taglio del nastro del Ponte di Catignano, un’opera concepita nel 1998, nata e definita nel suo iter dalle amministrazioni precedenti a quella del centrodestra”.

“La paternità dell’opera”, ha spiegato ancora Linari, “è della passata amministrazione, guidata dal Presidente De Dominicis e di cui io ero assessore alla viabilità. Per fugare ogni dubbio vorrei sottolineare che il finanziamento regionale risale al 2003, che il progetto è stato concluso nel 2006 e i lavori appaltati dalla precedente amministrazione tra la fine del 2007 e inizio 2008”. “Il Presidente Testa”, ha concluso Antonio Di Marco, “deve dimostrarsi intellettualmente onesto nell’affermare che quest’opera è frutto del lavoro del centrosinistra e deve iniziare a riferire alla collettività quali altre opere reali, dopo 18 mesi di Governo, sono in fase di realizzazione”.

Daniele Galli

 

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