L’accusa è mossa da Guido Quintino Liris, il capogruppo di Forza Italia al comune aquilano.
‘Il Comune dell’Aquila per quasi il 50% del suo territorio ricade nel Parco: la scelta del Presidente, i dubbi inerenti la legittimità della stessa, l’opportunità/inopportunità di indicare un professionista che già ha avuto incarichi professionali dall’Ente Parco e, in ultimo, la provenienza territoriale (teramano, ancora una volta) sono solo alcune delle tematiche che dovrebbero riguardare da vicino l’amministrazione cittadina, dovrebbero vedere il Sindaco protagonista delle scelte, dovrebbero vedere l’amministrazione della città Capoluogo di Regione centrale nel dibattito in corso.
In relazione ai fitti carteggi (resi noti dai media, nei quali emergono tutti i dubbi dell’ANAC sulla scelta di Navarra) tra Parco Gran Sasso e Autorità Nazionale per l’Anticorruzione non è consentito al Partito Democratico Regionale e, soprattutto, a quello aquilano rimanere in silenzio e nascondere la testa sotto la sabbia: è doverosa una posizione ufficiale! I cittadini aquilani hanno il diritto di conoscere i nomi dei responsabili di scelte a dir poco discutibili.
Fino a che punto potrà mai arrivare questa sudditanza psicologica e amministrativa nei confronti del Presidente D’Alfonso e delle sue scelte? Cosa ne sarà del nostro territorio se l’amministrazione comunale dimostra quotidianamente di essere assente sui temi importanti, di non avere capacità contrattuale su scelte determinanti per il nostro futuro, di essere approssimativa e priva di programmazione?’, si chiede in definitiva Liris.