Pescara, Provincia attiva sportello mediazione familiare

 

mediazione_familiarePescara. In un’epoca in cui in Italia i matrimoni diminuiscono e le separazioni aumentano vertiginosamente, anche la Provincia di Pescara corre ai ripari: nei prossimi giorni verrà attivati un servizio di mediazione familiare operativo su più fronti.

Incontri di sensibilizzazione e informazione nelle scuole primarie aperti a insegnanti e genitori, incontri di aggiornamento e confronto con gli operatori del sociale, uno sportello aperto al pubblico (un giorno a settimana, il lunedì, nei locali dell’Eurosportello, dalle 15 alle 17) e la promozione di attività di informazione e sensibilizzazione, oltre ad una raccolta dati sulle famiglie del pescarese che si rivolgono al servizio. Ad annunciarlo sono stati oggi l’assessore alle Politiche sociali, Valter Cozzi, il vice presidente della Provincia, Fabrizio Rapposelli, assessore alla Famiglia, e la dirigente Nicoletta Bucco ricordando che l’iniziativa sarà realizzata anche attraverso la collaborazione dell’Associazione Infinito. “Il progetto nasce e si sviluppa con un obiettivo ben preciso che è quello di tutelare minori e adolescenti che vivono in contesti delicati, cioè all’interno di famiglie in crisi in cui si è sviluppata una forma di disagio tra i coniugi”, hanno dichiarato oggi in conferenza stampa, “Le separazioni sono in fortissima crescita con ricadute negative sui ragazzi e sui bambini, ed è per questo che abbiamo deciso di attivarci, sensibilizzando i pescaresi sull’utilità del servizio di mediazione. In un momento di ristrettezze economiche anche per la Provincia, l’ente ha deciso di investire sul nucleo vitale della società, la famiglia”.

A spiegare cos’è la mediazione è stata Cinzia Teodori, in rappresentanza dell’associazione Infinito: “E’ un percorso che consente alla coppia in separazione di trovare un momento di dialogo, uno spazio, che permetta di continuare ad essere una coppia genitoriale pur non essendo più coppia sentimentale. Così, con l’intervento di un soggetto esterno, neutro, si offre un supporto specialistico e si tutelano i figli, che vivono le conseguenze negative della separazione”.

Daniele Galli

 

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