Chieti, riparte il Teatro Marrucino ma ancora polemiche sul futuro dei lavoratori

chieti_marrucinoChieti. Il teatro Marrucino riprende la propria attività. Lo hanno annunciato Il sindaco del capoluogo teatino Umberto Di Primio ed il senatore Fabrizio Di Stefano alla presenza di Luigi Milozzi, presidente della commissione Cultura del Comune di Chieti.

“Innanzitutto dico finalmente – ha affermato Di Primio – perché abbiamo lavorato sette mesi e grazie a Di Stefano siamo stati in contatto con il Ministero. Con il lavoro amministrativo fatto in questi mesi, il Ministero ha capito che il teatro Marrucino non è più a rischio e gode di una situazione positiva anche se siamo stati criticati dal centrosinistra. Lavoriamo per far tornare il teatro Marrucino la maggiore istituzione culturale abruzzese, questo lo dico senza presunzione e al di là del campanilismo. Oggi noi offriamo la nuova stagione che non è la nuova stagione teatrale, ma è la nuova stagione di vita del Marrucino che stiamo salvando da una sciagura verso la quale era avviato. Dopo averlo salvato, cercheremo di rilanciarlo con grande qualità”.
“Noi stiamo mettendo in campo un progetto importante ed ambizioso – ha invece dichiarato Di Stefano – con il teatro Marrucino, operiamo un intervento importante sul territorio. La nostra richiesta fatta al Ministero per il cambio del programma è stata accettata. Quindi a dicembre avremo due opere: Nabucco di Giuseppe Verdi, nell’anno dei 150 anni dell’unità nazionale, tra l’altro è la prima volta che questa opera viene rappresentata a Chieti e Rita e Campanello di Donizetti, un’opera in due atti. A fronte dei 562 mila euro utilizzati quest’anno, a febbraio dalla passata amministrazione per una sola opera teatrale, noi facciamo un programma con 150 mila euro. Oltre alla lirica, tornerà la stagione concertistica, la prosa e dopo una pausa tornerà il cabaret. Vogliamo riprendere il discorso con le scuole e vogliamo aprire un rapporto con il territorio a tutto tondo. A Chieti voglio portare le eccellenze abruzzesi che sono molto apprezzate nel mondo, ma un po’ meno in patria”.

Le critiche dei Giovani Democratici. “A parte le accuse all’amministrazione Ricci e all’attività politica dell’opposizione il centrodestra teatino non ha detto nulla di nuovo, fatta eccezione per i nomi delle due opere che verranno realizzate nel mese di dicembre”. Con queste parole replicano i Giovani Democratici di Chieti che hanno ribadito: “Nessun riferimento ai lavoratori che hanno dedicato anni di prestigiosa attività al teatro della nostra città, nessun cenno al loro futuro, neanche una parola sulla futura direzione amministrativa ed artistica del Marrucino. Non è stato presentato il calendario del mese di dicembre, quindi non si sa in quali date ci saranno le opere, né chi le organizzerà e realizzerà. Mistero infine sull’entità dei fondi raccolti tramite sponsor privati, non c’è una somma certa, e non si dica che non c’è stato tempo perché sono passati sei mesi dall’insediamento della nuova giunta”. I Giovani Democratici chiedono chiarezza sul futuro del Marrucino e dei tanti artisti e lavoratori del teatro che “oggi appaiono puniti senza motivo da chi diceva di avere grandi progetti mentre ora sembra navigare nel buio”.

 

 

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