Pescara, accordo di programma Fater-Angelini: il Pdl difende il proprio operato

faterPescara. Il Pd accusa la Giunta Mascia di aver approvato un accordo di programma con una serie di “diffettucci” di forma. Questa la Bufera degli ultimi giorni, scatenata in primis dal consigliere comunale Pd, Enzo Del Vecchio. Al momento la magistratura si limita a verificare e apre un’inchiesta sul chiacchierato accordo di programma Angelini-Fater. Nonostante il polverone sembri non ‘scuotere’ l’amministrazione Mascia, la maggioranza di centro destra sferra comunque il contrattacco.

Il consigliere Enzo Del Vecchio e una parte del Pd, fanno oggi resoconti errati e non corrispondenti al vero di quell’accordo di programma, tentando di far dimenticare alla città l’operato sull’urbanistica effettuato dalla sinistra quando era al governo, operato sul quale occorre fare alcune precisazioni”, ha detto il gruppo consiliare del Popolo della Libertà al Comune di Pescara intervenendo sul ‘caso’.
Sembra che il gruppo Fater Angelini a fine 2006 avesse presentato una proposta di accordo di programma con gli stessi contenuti edilizi del programma integrato oggi approvato, “fatta eccezione della provvista economica introdotta dall’attuale governo cittadino e che nel 2006 era pari a zero – ha ricordato il gruppo Pdl ripercorrendo le carte dell’accordo -. Nel gennaio 2007, in appena tre mesi, era stata la Commissione consiliare Urbanistica a dare il via libera alla proposta di accordo di programma e la giunta comunale di centro-sinistra, appena la settimana successiva, accoglieva il via libera della Commissione, deliberando il proseguimento dell’iter. Due atti fondamentali varati dal centro-sinistra per un accordo che, al di là delle cessioni obbligatorie e delle opere di urbanizzazione oggi confermate, non prevedevano alcuna provvista economica per il Comune.
Poi però le cose non erano andate in porto, come ricorda la maggioranza, a causa dell’inchiesta sull’urbanistica, e il cambio della dirigenza, che avevano fatto un po’ da blocco per il settore.
La nuova amministrazione comunale di centro-destra all’insediamento ha così deciso di cambiare procedura, “per garantire maggiore trasparenza siamo passati dall’accordo di programma al programma integrato in deroga al Piano regolatore. Il Piano integrato, a differenza dell’accordo di programma, doveva effettuare due passaggi in Consiglio comunale e infatti prima c’è stata l’adozione a dicembre 2009, poi la pubblicazione per consentire la presentazione di eventuali osservazioni, infine il ritorno in aula consiliare per l’approvazione definitiva, procedura che abbiamo seguito alla lettera. Dunque non è vero – ha proseguito il gruppo consiliare del Pdl – quanto afferma il consigliere Del Vecchio, ossia che dall’approvazione del programma dipendeva la realizzazione del Ponte Camuzzi. Quando la proposta Fater è approdata in Consiglio comunale, nel dicembre 2009, lo stesso assessore allo Sviluppo del Territorio Antonelli ha dichiarato ufficialmente a verbale che non c’era alcun collegamento tra i due atti, che il Ponte Camuzzi sarebbe ugualmente stato realizzato tramite l’accensione di un mutuo, dunque il Consiglio comunale non aveva alcuna ragione per sentirsi condizionato nel voto. Se il consigliere Del Vecchio parla di fretta dovrebbe spiegare come mai tra il 2006 e il 2007 il passato governo di centro-sinistra ha approvato il progetto, producendo atti sostanziali, in soli tre mesi scavalcando almeno altre 20-25 accordi di programma in giacenza da mesi se non anni presso gli uffici”.
Dunque stando alle dichiarazione della maggioranza, nessuna fretta per l’approvazione della delibera. Ora, carte alla mano, la scelta è tutta nelle mani degli inquirenti.

Monica Coletti

Gestione cookie