Richiesta, questa, corredata anche dalla presentazione di una legge regionale. “Nonostante gli annunci di sedute straordinarie del Consiglio sulla “ricostruzione post terremoto e degli alloggi pubblici Ater”, scrive in una nota Pio Rapagnàa, coordinatore del Mia Casa, “ le migliaia di famiglie ancora sfollate ne stanno pagando, e ne subiranno per anni, tutte le più dirette e gravi conseguenze. Purtroppo, per quanto emerge dagli eventi e dai comportamenti, sembra che né la maggioranza e né l’opposizione riescano a trovare la forza “istituzionale e legislativa” per “partecipare e contribuire” alla ricostruzione de L’Aquila. Nel frattempo, ogni ritardo nella ricostruzione sta nei fatti incentivando e rendendo possibile tutta una serie di “rinunce” e di operazioni immobiliari e speculazioni urbanistiche ed edilizie sugli edifici, sulla aree verdi e su importanti e qualificati spazi “pertinenziali” di interi complessi pubblici e condominiali danneggiati o resi inagibili”.