Di seguito la lettera aperta inviata alla città di Lanciano.
“Cara lancianese, caro lancianese;
ho deciso di candidarmi a Sindaco della mia Città; l’ho deciso in questi mesi, ho maturato questo progetto da qualche anno.
Per esperienze di vita e professionali, sento di essere arrivato ad un punto della vita in cui mettere a disposizione tutto quello che ho imparato nelle relazioni, tante, di tutti i giorni, in ospedale, negli interessi associativi e culturali.
Ho parlato di questa mia disponibilità a tanti amici e nei loro occhi ho visto l’incoraggiamento, l’entusiamo e la speranza per un cambiamento tanto atteso nella nostra Città.
Le Primarie mi danno la possibilità di candidarmi senza chiedere permessi o autorizzazioni raccogliendo una grande opportunità di democrazia per condividere una proposta di cui sono fermamente convinto e che svilupperemo insieme.
Imponendo un cambiamento vero, oggi, si rimetterebbe in moto tutta la società lancianese, si rimetterebbe in moto il sistema Città: contribuiremmo alla formazione di una nuova classe dirigente.
Un percorso che non può prescindere dalla politica e dallo straordinario contributo che i Partiti, ai quali la nostra Costituzione affida il compito di mediare con la società, potranno dare in questa appassionante partita.
Il “ghe pensi mì” lasciamolo altrove.
Vorrei poter dire invece “ci penseme nu’ “ ovvero insieme a tutti voi, perché credo che la Politica sia la più alta forma di impegno civile e diffido di chi ne parla male, generalizzando, salvo poi volersi ritagliare uno strapuntino.
Per questo sono convinto che il mio contributo può essere utile al Centrosinistra ed alla Nostra Città, una Città che deve ritrovare equilibrio, coraggio, buon senso ed autorevolezza e perché no, una risata di cuore.
Diamoci una mano. Diamola alla nostra Città”.