Pescara. Nel pomeriggio di oggi, dopo sette giorni di discussione in Consiglio Comunale, la delibera sull’introduzione della tassa di soggiorno è passata con i voti della maggioranza. Sono serviti ben 12 giorni di dibattito al centrosinistra di Alessandrini per superare l’ostruzionismo di Forza Italia e Ncd, che ha ripetutamente portato fino a notte inoltrata le sedute del Consiglio, presentando oltre 700 emendamenti.
“Abbiamo proposto di utilizzare,per quest’anno (non avendo un piano marketing ), la tassa di soggiorno per rendere Pescara accessibile ,per progetti utili a migliorare la balneabilità,per diminuire la Cosap ,per migliorare la raccolta dei rifiuti…la maggioranza boccia tutto!!! A questo punto la tassa di soggiorno servirà solo per ca…te”, ha commentato sdegnato su Facebook il consigliere di Ncd Massimo Pastore dopo l’approvazione della delibera. Di tutt’altro avviso l’assessore al turismo Giacomo Cuzzi: “In aula abbiamo sentito di tutto su quella che è un’imposta di scopo, tranne che una sostanziale contrarietà all’introduzione di un tributo che non grava sulle tasche dei pescaresi e che aiuta il nostro comparto turistico e strategico a riaccendere i motori”.
“In Italia sono sempre di più i Comuni che hanno adottato tale tributo”, prosegue Cuzzi, “ma Pescara è l’unica città ad aver ancorato il tributo a un piano marketing, che già nelle linee guida dice chiaramente come verrà impiegato. Questa era una delle premesse che abbiamo subito chiarito agli operatori del settore con i quali abbiamo condiviso tutto il percorso che ha portato alla delibera, tanto che lo stesso piano marketing è frutto di tale sinergia, in quanto elaborato dalla DMC Terre del Piacere, dunque da esperti che hanno messo al servizio della comunità la propria esperienza e le proprie competenze, facendo risparmiare all’ente il costo della redazione del piano. Il documento servirà a costruire un vero e proprio brand per la città: Pescara non è una città d’arte, ma è un luogo dove la gente arriva e transita e cerca occasioni per restare. La tassa di soggiorno è intesa come contributo unico di scopo per rilanciare la vocazione turistica della città. Le risorse serviranno unicamente per attuare le azioni inserite nelle linee guida del piano marketing strategico della città di Pescara. Si passa da una concezione fai da te, che ha caratterizzato la politica degli ultimi venti anni, a una dimensione industriale del turismo”.
1. City branding;
2. Portale, app e attività di social media marketing per lanciare il brand della città
3. Servizi pubblici con destinazione turistica;
4. Recupero dei centri di informazione turistica;
5. Info point e recupero silos di Piazza della Rubblica, Urbanbox di Piazza Salotto;
6. Campagne di comunicazione del brand dell’immagine della città nei maggiori mercati di riferimento nazionali e internazionali con la creazione della “Pescara Tourism card” che darà vantaggi a coloro che verranno nella nostra città;
7. Grandi eventi di caratura nazionale ed internazionale capaci di produrre incoming come Xmaster Dj, Pescara Openday e Notte Bianca dell’ Adriatico che diverrà un vero e proprio format.
” La tassa verrà monitorata dal tavolo per il turismo, già istituito, che seguirà gli investimenti e che una volta finita la fase sperimentale che durerà 3 anni ci inviterà a fare una valutazione complessiva su ciò che avrà prodotto la tassa di soggiorno e come calibrare meglio gli interventi”, conclude infine Cuzzi.