E poi ancora, la riforma universitaria (“l’abbiamo varata dopo aver scoperto che Di Pietro ha una laurea vera”), il debito pubblico (“frutto della cattiva politica dei governi passati”), i mezzi di informazione (“stanno tutti con la sinistra”), il terremoto in Abruzzo. Ecco, il premier è tornato a parlare della città terremotata, L’Aquila, “dimenticata” nel discorso per la fiducia alle Camere, come aveva fatto notare l’onorevole Pierluigi Mantini (UdC).
“Hanno inventato che ci sia stata della corruzione negli appalti in Abruzzo” ha detto Berlusconi. “Non è vero, non c’è stata nessuna corruzione“. Il riferimento è, chiaramente, all’inchiesta sugli appalti nella ricostruzione post terremoto. “Ci sono stati 3 mila appalti” ha aggiunto “realizzati da liberi professionisti che hanno messo a disposizione il loro lavoro a titolo gratuito e nessuna impresa ha presentato una causa”.