Subito dopo la visita di Gianni Chiodi, alla foce del Vibrata, Giovannelli incontra la stampa e illustra, con una serie di dati, quella che è la situazione del mare, quelle che sono state le presunte responsabilità e lancia un invito chiaro a tutti i sindaci dell’entroterra: “In tutte questa storia Alba Adriatica è parte lesa, l’intera vallata deve sintonizzarsi sulle giuste frequenze, in tema di scarichi nel fiume, altrimenti l’Unione dei Comuni non ha ragione di esistere”.
Mare di nuovo balneabile. Ieri il sindaco, confortato dalle analisi dell’Arta, aveva già lanciato messaggi rassicuranti ai turisti, agli operatori balneari e all’intera città. Ora, è in procinto di firmare una specifica ordinanza che metterà fine ai divieti. “ Nella sua gravità”, spiega Giovannelli, “ si è trattato di un fenomeno circoscritto e limitato e ora tutti i valori di riferimento sono quasi azzerati a testimonianza che il mare, soprattutto vicino alla foce, era pulito e balneabile prima di Ferragosto (lo dicono i rilievi dell’Arta, ndr) e lo è ora”. Domani mattina, subito dopo la visione dei nuovi prelievi dell’agenzia per la tutela ambientale, saranno rimossi i divieti di balneazione”.
Il depuratore e le iniziative del Comune. Nell’incontro con la stampa, il sindaco ha ricordato che sulla vicenda del depuratore è aperta un’inchiesta della magistratura, anche se appare chiaro che qualcosa nei giorni a ridosso del Ferragosto non tutto sia andato nel modo giusto. Il sindaco ha anche ricordato gli investimenti fatti sia in passato che programmati in futuro, da Comune di Alba Adriatica, per il potenziamento della rete fognaria.” Su questo tema c’è ampia sensibilità”, dice, “ e a conferma di ciò saranno investiti 2milioni di euro per una nuova condotta di acque bianche”.
Il danno d’immagine. “ In questa vicenda Alba Adriatica è parte lesa, come lo sono i turisti, ai quali vanno le mie scuse per i contrattempi subiti, e gli operatori che fanno investimenti significativi. Sul piano dell’immagine, per alcuni giorni, la città è stata massacrata da una pubblicità negativa. Mi sono già sentito con un legale per tutelare l’immagine e se sarà necessario avanzeremo una richiesta di risarcimento danni”.
Le gastroenteriti. “ Associare l’inquinamento del Vibrata” dice il sindaco, “ con i casi di gastroenterite è ancora prematuro e comunque non supportato, al momento, da riscontri scientifici. Questo tipo di malanni sono frequenti in estate, soprattutto nelle zone dove c’è grande concentrazione di persone. C’erano prima e ci saranno dopo. Invito, però, la Asl a fare chiarezza in tempi rapidi, anche per non alimentare ulteriori allarmismi. Il numero delle persone ricoverate è in diminuzione, senza voler sminuire quanto accaduto. da informazioni ufficiose, pare che il picco del contagio si sia registrato prima di ferragosto”.
Bandiera blu. Da ieri sul sito della Fee le Bandiere Blu assegnate ad Alba Adriatica e a Martinsicuro (spiaggia di Villa Rosa) risultano sospese. All’ente non sono giunte comunicazioni ufficiali ma ci sono stati dei contatti ufficiali con i responsabili della Fee. L’amministrazione comunale, in ogni caso, invierà un dossier ai responsabili per chiarire i termini della vicenda.
Richieste di informazioni. Decine di turisti, nelle ultime ore, molti dei quali devono trascorrere alcuni giorni di vacanza ad Alba Adriatica, a partire dal fine settimana, hanno contattato il sindaco via mail, attraverso il sito del Comune, per chiedere informazioni sulla balneabilità. A tutti sarà risposto fornendo anche gli ultimi dati delle acque di balneazione.
Revocata ordinanza divieto di balneazione. Come anticipato in mattinata, in conferenza stampa, il sindaco di Alba, confortato dalle analisi dell’Arta, in serata ha firmato una nuova ordinanza relativa alla balneazione, che di fatto azzera quella firmata due giorni fa che estendeva i divieti fino a 300 metri a sud della foce del Vibrata. Ora il divieto insiste solo per i primi 150 metri (in realtà 50) dal torrente, che con ogni probabilità sarà rimosso domani. Gli operai del Comune hanno già provveduto a rimuovere i cartelli piantati nella sabbia con impressi i cartelli di divieto.