“Gli edifici adibiti a case di prima accoglienza nel periodo post-sisma – ha affermato D’Alfonso -, una volta esaurita questa funzione, se adeguatamente infrastrutturati e collegati in termini di trasportistica alla vita della città ed alla funzionalità universitaria, possono, infatti, diventare parte integrante di un vero e proprio campus diffuso di accoglienza studentesca. In questa ottica, – ha proseguito – si può pensare anche alla realizzazione di piste ciclabili e di impianti sportivi che incrementino l’attrattività del polo universitario aquilano”.
Si andrebbe così a soddisfare un’esigenza che è estremamente sentita soprattutto in considerazione del fatto che la popolazione universitaria a L’Aquila vanta un potenziale che supera di gran lunga le venti mila unità.
“Si tratta – ha concluso il Presidente – di un potenziamento realizzativo che può trovare accoglienza nell’impostazione del Masterplan alla luce del riconoscimento ulteriore della città capoluogo e della sua storica vocazione universitaria”. “Per quanto riguarda la progettazione, – ha detto la senatrice Pezzopane – sarà interessante chiedere una performance elaborativa alla stessa Università magari coinvolgendo anche gli studenti in merito agli indirizzi da adottare per rendere le scelte maggiormente funzionali alle loro esigenze”.