L’Aquila. La Giunta Regionale oggi ha ufficialmente nominato Rinaldo Tordera direttore generale della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila per la durata di tre anni. L’immissione del manager nelle proprie funzioni decorrerà dalla data di sottoscrizione del relativo contratto.
Contestualmente alla nomina – come ha spiegato il Presidente D’Alfonso – il provvedimento assegna al direttore generale gli obiettivi del suo mandato, prevedendo anche le modalità di verifica del loro raggiungimento.
Nella delibera approvata si legge che, a seguito di eventuali atti o norme di riorganizzazione delle ASL abruzzesi, il contratto potrà essere risolto anche prima dello scadere del previsto periodo dei tre anni.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, non ci vede affatto chiaro in tutto ciò ed ha voluto diffondere il suo stupore in una nota.
“Visto che non bastavano i troppi pesanti dubbi sollevati nei giorni scorsi, oggi la situazione supera i confini dell’assurdità leggendo l’ordine del giorno della seduta della Giunta regionale che al punto 9 prevede la nomina del direttore generale della Asl di Avezzano–Sulmoma–L’Aquila”, ha dichiarato Febbo.
“Probabilmente – spiega Febbo – qualche rappresentante della maggioranza potrà dichiarare che la delibera del 1 marzo, finalmente pubblicata sul sito della Regione, era un provvedimento con il quale veniva indicato Rinaldo Tordera, il cui nome figurava nell’elenco degli idonei alla nomina addirittura della Regione Lombardia, quale persona designata a ricoprire l’incarico.
Anche se, a onor del vero, nel comunicato stampa ufficiale della Giunta regionale, proprio di quel giorno, si parlava di nomina”. “Quindi mi chiedo – si domanda il Consigliere – a cosa serve questa delibera? Nelle intenzioni dell’esecutivo regionale vuole essere una sanatoria? E poi, visto il pasticcio combinato nella precedente seduta del 1 marzo nel corso della quale mancavano all’appello due assessori, quanti componenti della Giunta saranno presenti oggi? E il vice presidente Lolli cosa farà? E’ stato risolto il rebus relativo alle eventuali cause di incoferibilità dell’incarico? O forse nella delibera si parlerà del ‘tutor’ che D’Alfonso vuole affiancare al nuovo direttore generale?”.
“Ancora una volta, purtroppo, siamo di fronte a uno scenario sconfortante, tutt’altro che chiaro – conclude Febbo – Non si può agire con questa superficialità pensando di poter prendere in giro opposizioni e cittadini abruzzesi. Di fronte a questo ennesimo atto è mio preciso dovere avviare tutte le procedure per ristabilire la massima trasparenza”