Montesilvano%2C+Ruggero+e+Rossi+su+rottura+con+Tradeco+%E2%80%9CAccordo+con+Attiva%3F+Maragno+dica+i+veri+motivi%E2%80%9D
abruzzocityrumorsit
/politica/202803-montesilvano-democratica-su-rottura-con-tradeco-accordo-con-attiva-maragno-dica-i-veri-motivi.html/amp/

Montesilvano, Ruggero e Rossi su rottura con Tradeco “Accordo con Attiva? Maragno dica i veri motivi”

Montesilvano. E’ ufficiale lo scioglimento del contratto con la Tradeco, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti urbani in città: il dirigente del settore Patrimonio, Attività tecnologiche e Protezione civile ha infatti firmato una determina con la quale viene stabilito l’atto.

“Si tratta di una decisione drastica”, ha affermato il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, “ma necessaria ed improcrastinabile. Abbiamo tentato ogni iniziativa affinché la Tradeco svolgesse il servizio in maniera adeguata, pagando puntualmente l’azienda all’emissione delle fatture, ma tutti i nostri sforzi sono stati vani ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

“La gestione del servizio della raccolta dei rifiuti in città da parte della ditta di Altamura ha presentato notevoli carenze che abbiamo sistematicamente messo in evidenza: nonostante le ripetute sanzioni elevate a causa di una serie di reiterate inadempienze, abbiamo purtroppo constatato che nulla è stato fatto per colmarle. Siamo quindi stati costretti ad attivare il procedimento iniziato alla fine del 2015 e che oggi ha portato all’atto ufficiale di risoluzione”.

Il contratto con la Tradeco venne stipulato il 15 novembre 2013 e il servizio prese il via a febbraio 2014. Lo scorso 28 dicembre, gli uffici tecnici avevano avviato il procedimento a seguito di una serie di inadempienze contrattuali, relative all’incompleta effettuazione della campagna di informazione, comunicazione ed educazione ambientale prevista e al mancato rispetto del contratto di lavoro, soprattutto per quanto riguarda i ritardi di pagamento degli stipendi a cui hanno fatto seguito diverse proclamazioni di stati di agitazione, l’ultimo dei quali risalente allo scorso 8 febbraio, quando i lavoratori della Tradeco hanno dato vita ad uno sciopero.

“Seguirono altri annunci di scioperi, a marzo e poi ancora ottobre, tutti rinviati anche grazie alla mediazione da parte dell’Amministrazione”, ha proseguito Maragno, che ha tirato le somme relative al 2015:

“In tutto il 2015 il Comune ha elevato sanzioni per un totale di circa 90.000 euro. Di queste 5 sanzioni per complessivi 40.000 euro sono riferite all’incompleta effettuazione della campagna di informazione e comunicazione, prevista nel contratto”.

In merito alla decisione dell’Amministrazione, sono intervenuti i consiglieri di Abruzzo civico-Montesilvano democratica, Lino Ruggero e Paolo Rossi, che con una nota stampa hanno affermato “La decisione presa dal sindaco di rescindere il contratto con la Tradeco è frutto di un’azione governativa confusa e schizofrenica. Il dirigente, per la seconda volta, ha firmato un documento, assumendosi le proprie responsabilità, ma smentendo se stesso su una sua posizione assunta nel 2013 nei confronti della Tradeco, la quale aveva scanzato a sua volta una concorrente per i costi minori del servizio offerto. Oggi è chiaro come lo stesso dirigente sia stato costretto dal sindaco alla firma di un atto che tra sei mesi metterà in ginocchio l’intera città”.

E aggiunge “In piena stagione estiva, Montesilvano si ritroverà senza un servizio di raccolta rifiuti così da fare concorrenza alla Terra dei Fuochi”.

Sulla qualità del servizio svolto dalla Tradeco, con dati alla mano, si era espresso l’assessore all’Igiene urbana, Paolo Cilli, che lo scorso gennaio aveva sciorinato numeri, percentuali e intenzioni di risolvere il contratto con la società:

“Gli effetti della mancata esecuzione della campagna informativa da parte della Tradeco sono evidenti. E’ con rammarico che dobbiamo constatare che non sono state ottenute percentuali significative: la raccolta differenziata si è fermata ad una percentuale del 23,01. Tale dato risulta comunque essere in aumento rispetto a quello registrato nel 2014, quando il valore era fermo al 18,17%. Sebbene un lieve aumento si sia registrato, siamo ancora troppo lontani dalle percentuali previste per legge”.

E aveva concluso “L’Amministrazione, dal canto suo, sta continuando a monitorare l’attività posta in essere dalla Tradeco ed elevare sanzioni per i suoi inadempimenti anche e soprattutto per la mancata campagna informativa e di comunicazione: per questa ed altre carenze, quali il mancato rispetto del regolare pagamento delle retribuzioni dei dipendenti che ad oggi non hanno ancora percepito la tredicesima mensilità e che sistematicamente si vedono accreditare le loro spettanze con notevole ritardo rispetto agli obblighi contrattuali, nonostante la puntualità con la quale il Comune assolve ai pagamenti del servizio, i nostri uffici tecnici hanno avviato il procedimento che potrebbe portare alla risoluzione del contratto”.

Riguardo alle dichiarazioni di Cilli, i consiglieri hanno affermato “L’assessore Cilli, nelle scorse settimane, ha rilasciato dichiarazioni sulle campagne pubblicitarie e di comunicazione avviate dalla Tradeco e oggi invece ci dice che il servizio non è mai partito. L’errore più grave sulla gestione dei rifiuti commesso dal governo Maragno è stato quello di non riuscire, in questi due anni, a individuare le oasi ecologiche aree recintate, spesso sorvegliate e attrezzate per la raccolta differenziata di quei rifiuti che non si possono smaltire facilmente”.

“Le isole avrebbero la funzione di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare soprattutto l’ambiente. I cittadini avrebbero potuto portare proprio in queste zone anche i rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo quelli ingombranti o pericolosi. Come da contratto l’amministrazione comunale avrebbe dovuto consegnare da tempo alla ditta Tradeco le aree e il budget di spesa previsto, consistente in diverse migliaia di euro. I cittadini avrebbero potuto portare proprio in queste zone anche i rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo quelli ingombranti o pericolosi. Come da contratto l’amministrazione comunale avrebbe dovuto consegnare da tempo alla ditta Tradeco le aree e il budget di spesa previsto, consistente in diverse migliaia di euro”.

I consiglieri Ruggero e Rossi hanno sollevato l’ipotesi di un accordo tra Amministrazione e Attiva Spa, la società partecipata del Comune di Pescara che gestisce i rifiuti.

“Maragno probabilmente si è già messo d’accordo con Attiva, che in questo momento ha problemi con il personale, senza preoccuparsi di creare una situazione di precariato anche con la Tradeco, che pur pagando gli stipendi in ritardo, garantiva il lavoro ai suoi dipendenti. Ora la ditta sarà costretta a mandare tutti a casa e avvierà un contenzioso, che costerà cifre da capogiro alle casse comunali”.

E concludono “Maragno in maniera coerente e inequivocabile dica i veri motivi della risoluzione del contratto con la Tradeco”.