Pescara. Abbandonano l’aula subito dopo l’appello. È il gesto provocatorio di protesta messo in atto durante la seduta del Consiglio circoscrizionale di Castellammare dai consiglieri di minoranza: anarchia, paralisi quasi totale dei lavori, perdurante mancato rispetto delle regole formali e l’assenza reiterata e indisturbata del presidente Tarantelli sono le accuse denunciata.
Al Consiglio avrebbe dovuto partecipare l’assessore Stefano Cardelli e si sarebbe dovuto discutere dei problemi del decentramento, come votato all’unanimità dei presenti nella Commissione Vigilanza, indetta una settimana prima: “Ma a tale decisione non è stato dato alcun seguito, essendo stato il Consiglio convocato in un termine esiguo palesemente contrastante con le regole sancite dal Regolamento e senza previa riunione dei Capigruppo, impedendo per l’ennesima volta alla minoranza di interloquire sulle problematiche da portare all’attenzione del Consiglio e di far inserire tra i punti all’ordine del giorno la relazione della Commissione Vigilanza, contenente una puntuale elencazione delle inadempienze e delle mancanze della Circoscrizione”, fanno sapere I consiglieri di minoranza Lea Del Greco (Idv), Lucia Zappacosta (SeL), Mirko Frattarelli (Pd), Francesco Barriero (Pd), e Armando Lombardi (Pd).
Dopo Porta Nuova, anche la circoscrizione Castellammare comincia a vivere i suoi giorni turbolenti. C’è da aspettarsi che questo, non di certo il primo, non sarà l’ultimo gesto del genere. “Un simbolico atto di protesta” sostiene Lea Del Greco, presidente della Commissione Vigilanza, “con il precipuo scopo di ridare slancio ad una Circoscrizione paralizzata, che vive di riflesso la stasi dell’Amministrazione comunale e che sembra destinata a rimanere inerte di fronte alla morte del decentramento e alla progressiva sparizione delle Circoscrizioni”
Daniele Galli