Montesilvano. Riunita oggi la direzione cittadina del Partito Democratico nella campagna angolana, presso l’agriturismo ‘Le due colline’, per elaborare in maniera condivisa e partecipata una visione di città nel nuovo scenario metropolitano di fusione.
Diversi i temi affrontati in questo laboratorio politico:
necessità di politiche di mobilità di vasta area mirate all’efficienza delle reti e all’abbattimento dell’inquinamento (contributo di Antonio Salini),
importanza di mettere in rete le peculiarità enograstronomiche, storiche e culturali ipotizzando l’interconnessione con il patrimonio paesaggistico della provincia (contributo di Angelo Tarquinio); l’armonizzazione delle entrate fiscali con particolare attenzione alle fasce deboli, in un’ottica di razionalizzazione dei costi ed efficientamento dei servizi (Daniele Scorrano).
La necessità di non far prevalere l’idea di una città metropolitana non di stampo pescarocentrico che accentri su di sé tutte le funzioni di pregio e releghi i territori limitrofi a funzioni di puro serbatoio di utenti (Nino D’Annunzio)
la necessità di una rappresentanza politica che tenga sempre viva la storia della città (Maurizio Teodoro)
L’inezia dell’amministrazione di centro-destra dell’interpretare i bisogni della comunità (FelicianoD’Ignazio)
Importanza di essere protagonisti nella nuova area nell’interpretare la nuova dimensione dei diritti famiglia (Andrea Diodoro)
La necessità di rafforzare l’identità della città in una visione geopolitica più ampia (Cristiano Tomei)
Montesilvano deve avere un ruolo centrale nella costruzione di questo nuovo progetto valorizzando le ricchezze patrimoniali e le peculiarità del territorio (Marco Savini).
Il Pd ha affermato “Affinché il processo che si avvia porti al meglio ad una funzionalità efficace per gli enti coinvolti, è fondamentale un percorso di cessione di sovranità il più graduale possibile e un progressivo processo di sintonizzazione unitaria dei servizi tra i territori (ciclo dei rifiuti, ciclo idrico, trasporto pubblico locale, committenze e della gestione dei contratti, gestione delle reti, politiche sociali, servizi scolastici, servizi demografici, patrimonio, riscossione tributi e polizia locale), che altrimenti, per diverse peculiarità ci esporrebbero al rischio di blocco dell’erogazione, con conseguente collasso territoriale”.