Sarà, dunque, applicata una maggiorazione tariffaria forfettaria di 1 e 2 euro (rispettivamente per autovetture e moto, nonché per veicoli pesanti) da pagare al passaggio attraverso 26 caselli autostradali interconnessi a raccordi gestiti dall’Anas (tra cui figura anche quello Pescara-Chieti). In un secondo momento, poi, è previsto il pagamento di un canone aggiuntivo di un millesimo a chilometro per i veicoli leggeri e di 3 millesimi a chilometro per quelli pesanti su tutti i caselli autostradali d’Italia.
L’applicazione dei nuovi prezzi, dunque, colpirà pesantemente tutti coloro che percorreranno raccordi autostradali gestiti dall’Anas, come il G.R.A. di Roma, nonché quelli di Bologna, Salerno – Avellino, Bettolle – Perugia, Torino – Caselle, Ascoli – Porto d’Ascoli e, per quel che concerne l’Abruzzo, Chieti – Pescara.
“Quello che si prospetta e che può scaturire da provvedimenti di tale portata” denuncia il Consiglio comunale di San Giovanni Teatino “è uno scenario che può portare ad un vero e proprio ‘effetto domino’, costituito dalla nascita di molteplici situazioni di criticità per i cittadini dell’area metropolitana Chieti-Pescara o dal peggioramento di problematiche territoriali già esistenti. L’incremento delle tariffe, infatti, inciderà pesantemente sulle tasche dei cittadini sia in maniera diretta a carico di quanti sono costretti ad utilizzare il raccordo Chieti-Pescara, sia indirettamente a causa del conseguente aumento dei costi di trasporto che si rifletterà sui beni di consumo che vengono spostati in larghissima parte su gomma. Non solo ripercussioni economiche a carattere generale, ma anche danni alle singole città”.
Una delle realtà urbane che subirà maggiormente le ripercussioni negative del pedaggio che interesserà l’asse attrezzato, infatti, sarà proprio San Giovanni Teatino, fulcro dell’area commerciale ed industriale della Val Pescara e finora servita dal Raccordo Chieti-Pescara. Un’arteria stradale, questa, che da sola sopporta il pesante traffico di pendolari ed autotrasportatori che, inevitabilmente, a causa del balzello si riverserebbe per gran parte sulle vie comunali, con una conseguente gravissima ricaduta in termini di sicurezza stradale, di inquinamento ambientale e di caos nella circolazione veicolare.