Secondo Radica, infatti, quasi tutti i Comuni saranno costretti a rivolgersi a società o copperative o ad assumere singoli lavoratori precari per eseguire i lavori di pulizia delle strade provinciali.
“Ad oggi molti Comuni hanno una dotazione insufficiente di dipendenti addetti alle pulizia” sottolinea il consigliere “a causa dei vincoli imposti dal governo centrale, oltre alle ristrettezze finanziarie che da anni impediscono a comuni di assumere. L’iniziativa della Provincia di Chieti, quindi, non risolverà la questione dei lavoratori precari addetti alla pulizia: prima erano in capo all’amministrazione provinciale, ora saranno in capo ai Comuni!”.