Il provvedimento è stato adottato in quanto dall’istituzione della Riserva ad oggi il Comune di Roseto non ha provveduto ad approntare un piano di sviluppo dell’area, un progetto pilota di tutela della Riserva, con valorizzazione dei territori e nuove opportunità di crescita nell’ambito del turismo ambientale, oltre che occupazionali coinvolgendo inoccupati e chi un lavoro non ce l’ha.
Uno studio che avrebbe avuto accesso anche a finanziamenti europei. Nominato Fabio Vallarola (nella foto) nel ruolo di commissario, persona esperta nel settore per essersi occupata anche dell’Area Marina Protetta del Cerrano. Il commissariamento della Riserva ha subito scatenato le reazioni dei politici locali, in modo particolare del parlamentare di Scelta Civica Giulio Cesare Sottanelli, nonché presidente di Abruzzo Civico.
“La Regione è stata in qualche modo costretta ad adottare questo provvedimento”, ha sottolineato Sottanelli, “per colpa della totale inadeguatezza della classe dirigente che purtroppo guida la nostra città e che in tre anni non è stata minimamente capace di dare seguito a quanto previsto dalla legge regionale istitutiva della Riserva Naturale del
“Ora invece il Comune pagherà una sanzione di 40mila euro per la mancata presentazione del progetto”, sottolinea De Vincentiis, “Mentre per la Riserva l’unica cosa fatta da Pavone è stata la riperimetrazione, quella sì prontamente ma per favorire pochi”. Il Comune tra l’altro non sarebbe stato in grado di elaborare e adottare il Piano di Assetto Naturalistico. Ora ci sarà un Commissario a fare quel lavoro che doveva essere fatto già da un paio di anni almeno.
Roma, 22 dicembre 2015 – “Stamattina la Regione Abruzzo ha deliberato durante la riunione di giunta il commissariamento della riserva del Borsacchio di Roseto a causa degli inadempimenti dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Enio Pavone: si sono persi invano 3 anni di tempo e tante opportunità per far crescere il nostro territorio e per fare della Riserva un motore di sviluppo e di occupazione per tanti giovani. Tutto questo è stato possibile solo grazie alla totale inadeguatezza della classe dirigente che purtroppo guida la nostra città e che in tre anni non è stata minimamente capace di dare seguito a quanto previsto dalla legge regionale n. 29 del giugno 2012 di Revisione dei confini della Riserva naturale. E’ enorme il danno subito dai rosetani per questa inadeguatezza: a pagarne il conto è tutta la città che ha perso un’occasione di sviluppo turistico e quindi economico, il prezzo più duro da digerire è quella pagato dai tanti, giovani e meno giovani, che hanno perso l’occasione di lavorare nella Riserva e nel suo indotto turistico”.
E’ quanto dichiara Giulio Sottanelli, deputato di Scelta Civica e presidente di Abruzzo Civico in merito al commissariamento della Riserva naturale del Borsacchio. “Un’altra ‘perla’ che l’amministrazione Pavone regala città” aggiunge il consigliere comunale di Abruzzo Civico Roseto, Flaviano De Vincentiis “una sconfitta che fa il paio con la mancata presentazione del progetto per il completamento della pista ciclabile per il quale erano disponibili fondi regionali per due milioni e mezzo di euro, ora invece il Comune pagherà una sanzione di 40mila euro per la mancata presentazione del progetto. Mentre per la Riserva l’unica cosa fatta da Pavone è stata la riperimetrazione, fatta quella sì prontamente ma per favorire pochi, purtroppo le azioni a beneficio della collettività non sono mai arrivate”.
“Il Comune non è stato in grado di elaborare, come richiesto dalla legge regionale n.29 del 2012, un progetto pilota di gestione finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccupati, perdendo anche i relativi fondi europei, il Comune non è stato in grado di elaborare e adottare il Piano di Assetto Naturalistico ed ecco il risultato: ora ci sarà un Commissario a fare quello che l’attuale amministrazione non è stata in grado di fare, cioè il suo lavoro” continua Giulio Sottanelli “il mio rammarico è per la grande occasione persa per la nostra Roseto, per il grave ritardo accumulato e per i disagi che hanno subito i cittadini, in particolare coloro che avrebbero voluto avviare e sviluppare attività nel settore del turismo verde e per coloro che avrebbero voluto adeguare e fare lavori nelle proprie abitazioni e non hanno potuto. Tutti i cittadini hanno solo subito i vincoli della mancata pianificazione urbanistica e di un progetto mai decollato e tutta la comunità ha perso. Auguriamo buon lavoro al Commissario Fabio Vallarola che in poco tempo e con pragmatismo dovrà recuperare tempo perduto e siamo certi sarà in grado di farlo nell’ottica del bene comune”.