L’associazione presieduta da Roberto Ettorre esprime, in una nota, perplessità rispetto all’attuale formulazione del bando che permette l’accesso al contributo, la quale negherebbe di fatto ai giovani, che per motivi di studio o lavoro affittano transitoriamente un’abitazione, di ricevere il sostegno economico in questione.
“Perché non destinarlo anche a loro?”, chiede la So.Ha; agevolando in questo modo l’autonomia abitativa ed economica dei giovani, le famiglie (primi ammortizzatori sociali) verrebbero sgravate dal sostegno che erogano ai propri figli. “Non ci volete bamboccioni? Allora aiutateci con azioni politiche concrete”, conclude il comunicato.
Daniele Galli