Entro mercoledì i privati invieranno, attraverso i propri legali, una comunicazione formale dichiarando la propria disponibilità a rinviare lo sfratto previsto per dopodomani, 16 giugno. Si tratta di un autentico giro di boa per una vicenda che ha drammaticamente tenuto con il fiato sospeso decine di lavoratori e centinaia di pazienti della struttura che invece potranno continuare a usufruire delle prestazioni riabilitative effettuate presso il San Stef.a.r., grazie all’azione di pressing effettuata in collaborazione con il governo cittadino e i consiglieri di opposizione. Nel frattempo entro la settimana in corso o, al massimo, entro la prossima, dovrebbe arrivare il riaccreditamento dello stesso San Stef.a.r. per un budget di circa 10 milioni di euro, definendo in questo modo anche la vicenda relativa al pagamento delle indennità agli stessi lavoratori: la curatrice sta ora monitorando la gestione dei primi flussi finanziari che permetteranno di erogare un minimo acconto agli operatori”. Lo hanno annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e i consiglieri comunali di centro-sinistra Antonio Blasioli, Giuliano Diodati, Moreno Di Pietrantonio, Gianluca Fusilli, Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio che hanno continuato a seguire la vicenda con attenzione, al termine di un incontro con alcuni rappresentanti sindacali, con una delegazione di dipendenti del San Stefar e con la stessa curatrice fallimentare.
“Per due volte – hanno ricordato in particolare il sindaco Albore Mascia e i consiglieri Blasioli e Diodati – siamo riusciti a sventare lo sfratto della struttura e il blocco di prestazioni sanitarie fondamentali effettuate ogni giorno da lavoratori che da più di un anno non vengono pagati. Tra quarantotto ore il problema si sarebbe riproposto, e in vista di tale scadenza abbiamo avuto un’interlocuzione anche con l’assessore Venturoni per riuscire a ottenere in tempi rapidi il riaccreditamento. Ma la buona notizia, quest’oggi, è arrivata dalla curatrice fallimentare, l’avvocato Ivone: in sostanza la curatrice ha ottenuto il blocco dello sfratto e il rinnovo dei contratti di locazione. Nel corso di un incontro con i legali delle parti, la curatrice ha spiegato che le somme dei fitti saranno sicuramente pagate, ma il vero problema è l’attuale carenza di liquidità, per ora non ci sono soldi in cassa e finchè non ci saranno i riaccreditamenti non si potranno fare prestazioni. A questo punto l’avvocato Ivone ha semplicemente chiesto ai proprietari qualche ulteriore mese di pazienza, per poi riportare a regime il pagamento dei fitti, e la proposta è stata accolta. La bozza del nuovo contratto commerciale è già in fase di preparazione e mercoledì verrà inviata via fax all’avvocato Ivone, la quale, forte del nuovo atto, chiederà al Tribunale un nuovo rinvio, di almeno venti giorni, dello sfratto in attesa di firmare il contratto definitivo. Sicuramente – hanno proseguito il sindaco Albore Mascia e i consiglieri Blasioli e Diodati – ci avviamo verso una soluzione positiva della vicenda, che consentirà al San Stef.a.r. di proseguire la propria attività senza alcuna interruzione, garantendo come sempre efficienza dei servizi svolti e continuità assistenziale ai pazienti, facendo in modo che le mensilità in cui i dipendenti hanno lavorato senza alcuna retribuzione non risultassero vane. In merito al pagamento delle prime indennità agli operatori, l’avvocato Ivone ha ufficializzato che nel corso di una riunione svoltasi venerdì scorso si è definito l’importo dei riaccreditamenti, che dovrebbe aggirarsi almeno intorno ai 10milioni di euro, e nell’attesa si stanno monitorando i tempi per l’arrivo dei primi flussi finanziari che potrebbero concedere un po’ di respiro e quindi la possibilità al San Stef.a.r. di compiere un ulteriore sforzo con il versamento degli acconti. Ma solo nei prossimi giorni sarà possibile definire tale capitolo della vicenda che centro-destra e centro-sinistra continueranno a seguire con la massima attenzione”.