Appena nominata Enrica Salvatore ha preso la parola per un breve saluto nel corso del quale ha dapprima ringraziato i componenti del Consiglio di Indirizzo per la fiducia accordatale dichiarandosi “onorata per il prestigioso incarico ricevuto”.
Continuando nell’intervento il neo Presidente ha quindi ricordato “la magistrale ed illuminata presidenza del professor Mario Nuzzo che – sin dalla nascita della Fondazione – ha dato lustro all’Ente ed al territorio con le cui espressioni culturali, economiche, politiche e sociali ha intrattenuto, sempre, un dialogo aperto e leale garantendo un confronto di alto livello istituzionale sempre rispettoso delle più varie sensibilità”.
Enrica Salvatore si è quindi soffermata a considerare il particolare momento che vede, in questi ultimi mesi dell’anno, il rinnovamento dei vertici di una buona parte delle 88 fondazioni italiane.
“I “padri nobili”, che hanno dato vita a queste prestigiose istituzioni filantropiche, stanno cedendo il passo a nuove generazioni – ha dichiarato – e noi che a Teramo dei “padri nobili” abbiamo avuto uno dei più illustri – che ha saputo dare un contributo altamente qualificato ed originale per la costruzione anche giuridica di queste istituzioni – continueremo in quello che è stato il suo costante impegno per l’affermazione dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Ente e non dimenticheremo la sua grande lezione etica improntata soprattutto all’ascolto e al dialogo”.
Ha quindi affermato che il cambiamento dei vertici delle fondazioni, come in qualsiasi organizzazione, se da un lato può richiedere periodi di assestamento dall’altro può anche rappresentare un’opportunità, perché consente l’ingresso di nuove energie e competenze che possono guidare, per un nuovo tratto, il cammino di sviluppo di queste istituzioni.
“E di nuove energie e qualificate competenze è straricco questo nuovo Consiglio di Indirizzo della Fondazione Tercas – ha dichiarato – se penso alla presenza, in esso, dell’alto valore accademico del professor Mauro Mattioli, della dinamica capacità imprenditoriale di Raffaele Falone e di Tiziana Di Sante e quella gestionale di Martina di Musciano che – sono convinta – si integreranno armoniosamente con le esperienze già apprezzate e consolidate di Gianni Colletta, Alessandra Striglioni e Cristina Martella e quelle ampiamente affermate da più lungo corso di Gianfranco Mancini ed Attilio Danese”.
Quindi ha concluso dichiarando: “sono certa sapremo lavorare insieme per affrontare e vincere le grandi sfide che fanno i destini dei territori”.