Tagliacozzo. I lavori della prima giornata del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo (Cram) – nella splendida cornice del Teatro Talia di Tagliacozzo- sono stati aperti da Franco Santellocco Gargano, vicepresidente uscente del Cram, seguito dai saluti istituzionali del sindaco Maurizio Di Marcotesta e dei due consiglieri regionali che sono anche componenti del Cram, Lorenzo Berardinetti e Pietro Smargiassi.
Presenti il direttore del dipartimento Turismo-Cultura-Trasporti settore Giancarlo Zappacosta, che è fratello di un illustre abruzzese emigrato negli Usa, Pierluigi, fondatore della Logitech negli Stati Uniti e inventore del mouse per i computer.
Con lui anche il dirigente del servizio Informazione e Accoglienza Turistica Francesco Di Filippo e il nuovo funzionario dell’Emigrazione della Regione, Franco Di Martino che, come da legge, sarà anche il nuovo segretario verbalizzante dell’assemblea (punto all’ordine del giorno, come la nomina del nuovo vicepresidente a latere del presidente Donato Di Matteo, che è anche assessore al ramo).
Ospite anche il senatore Antonio Razzi, abruzzese residente in Svizzera ed ex consigliere Cram per il suo Paese di emigrazione, dove è stato per anni anche presidente dell’Associazione abruzzesi di Lucerna e delle Federazione dei club.
Hostess e steward impegnati all’accoglienza gli allievi dell’Istituto tecnico turistico di Tagliacozzo “Andrea Argoli” che con i compagni di scuola hanno garantito l’alternanza con almeno 10 allievi studenti, che hanno guidato le visite turistiche nello splendido centro storico di Tagliacozzo.
Gli studenti sono stati accompagnati dalle insegnanti tutor Enza Di Domenico e Claudia Sansone. Presenti anche gli ex consiglieri regionali e Cram Giuseppe Tagliente, Antonio Prospero e Ricardo Chiavaroli.
Saluti accorati quelli del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio: “L’Abruzzo è ovunque – ha detto Di Pangrazio – siamo sempre stati ben accolti ovunque anche dagli autoctoni di territori spesso ostili. Dove andiamo portiamo i nostri sapori, grande contribuito ai nostri piccoli centri con le rimesse. Le banche si sono aperte grazie alle rimesse dall’estero. Sono qui perché ci tengo, il tempo è poco, ma questo incontro per me è fondamentale per quello che voi avete fatto per l’economia regionale e siete veri ambasciatori d’Abruzzo nel mondo”.
Zappacosta ha parlato di emigrati di successo come “attrattori d’impresa da sempre, anche se mai nessuno ha messo a profitto un tale patrimonio. Ho visitato molte realtà importanti, come quella canadese”.
Razzi ha rinnovato gli elogi a Di Matteo “il numero uno” e ha indicato come esempio il consigliere del Belgio Levino Di Placido “abruzzese che promuove i prodotti enogastronomici in Belgio. Saluto Angelo Di Ianni, ex provveditore agli studi e fratello dell’ex sindaco di Hamilton.
Di Matteo lo considero il ‘Mirko Tremaglia’ del centro-sinistra, solo lui può far sperare il settore emigrazione di avere i fondi che merita per poter lavorare”. Razzi ha poi regalato il suo disco “Famme cantà” al presidente.
Di Matteo ha ringraziato gli ex consiglieri presenti per il buon lavoro svolto in passato e a Goffredo Palmerini, oggi presidente dell’Osservatorio dell’Emigrazione. “Vi dovete appropriare di un protagonismo serio, non su Facebook, ma facendo considerazioni produttive e costruttive per ricaparvi un ruolo – ha detto l’assessore – Perché a Tagliacozzo? Per valorizzare paesi dell’entroterra che ti fanno commuovere.
Il Cram è o non è protagonista delle politiche dell’emigrazione? Se lo deve essere, bisogna condividere con i corregionali all’estero, giovani compresi (e soprattutto), la scelte anche economiche. Se non ci sono risorse è meglio non fare più nemmeno il Cram. Dentro il sistema sempre, anche con l’Osservatorio protagonista. Avevamo costruito nel 2005-2008 un percorso utile alle associazioni per la promozione del made in Abruzzo, poi disperso completamente”.
Per rispondere ad alcune polemiche online, Di Matteo ha detto che “per questa assemblea del Cram abbiamo speso solo 40mila euro, quasi la metà del passato recente. Bisogna riattivare il portale d’informazione (che Di Matteo aveva fatto in passato, ndr), non si può stare senza in questa èra, soprattutto con chi sta lontano”. Poi altro progetto importante per Di Matteo la costruzione dell'”anagrafe dettagliata degli abruzzesi all’estero. L
‘Osservatorio deve essere interlocuzione di collegamento con voi per attingere a risorse comunitarie”, a supplenza o integrazione dei pochi fondi regionali possibili. E infine: “Sono pronto a lasciare se non vi viene dato il giusto protagonismo”.
Nel pomeriggio della prima giornata l’elezione del vicepresidente del Cram. La canadese (di Montreal) Angela Di Benedetto, 35 anni e giovane notaio, è la nuova vicepresidente del Cram. E’ stata eletta con 18 voti a favore. Ha superato i candidati Franco Santellocco (Algeria, 3 voti) e Rosetta Romagnoli (Stati Uniti, un voto).
“Vorrei riprendere il lavoro dai progetti interrotti nel 2008”, ha detto la neo vice, ricordando che con l’arresto dell’ex governatore Ottaviano Del Turco, avvenuto quando nella sua Montreal si svolgeva il Congresso dei giovani abruzzesi – organismo attivato da Di Matteo pure all’epoca presidente Cram e assessore – si paralizzarono tutte le politiche innovative intraprese dal Cram. Un congresso per i giovani abruzzesi “perché i giovani sono il presente e soprattutto il futuro dell’associazionismo, ma non hanno con la terra d’origine lo stesso legame che hanno coloro che sono emigrati”, ha ripetuto più volte Di Matteo. Goffredo Palmerini ha svolto la relazione dell’Osservatorio per l’Emigrazione al Cram riunito a Tagliacozzo.
“Prospettiva di grande respiro per il Cram, a sentire le parole dell’assessore Di Matteo. – ha detto Palmerini – Non è più possibile andare avanti a compartimenti stagni. Con le poche risorse occorre mettere a frutto ciò che si ha. Cominciamo dalla memoria storica, penso a un sistema museale regionale per raccogliere e custodire atti, documenti, video, scritti, immagini e altre ricerche. Facciamo un Abruzzo di 2,5 milioni di corregionali (che sarebbero la metà che vive in regione e l’altra metà all’estero, ndr). Ma ci serve un organico regionale permanente che tutti i giorni si occupi di queste tematiche. Ci vogliono strutture e volontà”. Reduce dalla sua missione a New York, Palmerini ha raccontato dell’occasione persa per le istituzioni abruzzesi di approfittare degli spazi gratuiti offerti dalla mostra al Westchester italian cultural center, “Abruzzo & Molise, yesterday and today 2015”, che è ancora in corso dall’8 ottobre scorso nella più importante città americana, fino al 22 novembre. Un mese e mezzo di esposizione di arte, cultura, tradizioni, artigianato ed enogastronomia. “Dal Molise c’era il Presidente della Regione – ha rivelato – dall’Abruzzo nessuno e io mi sono ritrovato da solo, con il grande drammaturgo Mario Fratti, a rappresentarla. Per fortuna diversi privati e qualche ente pubblico hanno esposto le eccellenze abruzzesi”.
Di Matteo s’è detto d’accordo col la costituzione del Museo dell’emigrazione abruzzese e ha ribadito la necessità della rete e del portale social network degli abruzzesi nel mondo per mettere in relazione una volta per tutte, e bene, i corregionali nel mondo fra loro. “Deliberiamo e inviamola come proposta per il Bilancio regionale 2016 che s’impronterà a partire nei prossimi giorni”, ha spiegato il Presidente del Cram. Il documento è stato votato e naturalmente approvato all’unanimità da tutti i consiglieri riuniti.
Tonino Innaurato, consigliere per l’Osservatorio Emigrazione dove rappresenta l’Uncem (piccoli comuni montani), ha detto: “Ripartire da un comune come Tagliacozzo dimostra la volontà di ripartire dal rapporto con i piccoli comuni montani, che io qui rappresento, e questa è stata una scelta intelligente”. Approvata l’iscrizione all’Albo regionale della nuova Associazione abruzzese in Bolivia, fondata da Rocco Colanzi e soci. Di Matteo ha dato mandato all’ufficio di verificare tutte le associazioni che hanno fatto richiesta nel passato e ancora non sono state deliberate, delegando all’ufficio l’ammissione all’Albo se in regola con la normativa vigente. Sono seguite le relazioni di tutte le delegazioni. Enzo Alloggia è tornato alla carica con l’ostello per la gioventù “indispensabile per i giovani che vengono a studiare dall’estero e per gli emigrati che non hanno più casa in Abruzzo”.
Nella seconda e ultima giornata di riunione del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo, visita in mattinata al Liceo artistico (ex istituto d’arte) di Castelli (Teramo), località rinomata nel mondo per le ceramiche d’arte e per la sua antica scuola.
I consiglieri Cram sono stati accolti dalla preside Carla Marotta e dal giovane e bravo sindaco Rinaldo Seca. La Marotta ha ricordato che la scuola ha 110 anni, e organizza anche all’estero corsi di ceramica ad hoc, da una settimana a sei mesi o un anno. Unica scuola superiore di montagna, non accorpata ad altre, come quella di Cortina d’Ampezzo (Belluno) e Livigno (Sondrio) – ha detto la preside – con seimila visite l’anno, come fosse un museo, ha avuto studenti da Albania, Bangladesh, Croazia, Cuba e Turchia.
L’invito, quindi, alle comunità abruzzesi nel mondo di prendere in considerazione l’opportunità d’inviare studenti in Abruzzo per una formazione artistica e professionale di qualità. Visitati con grande interesse i laboratori di lavorazione e le esposizioni di ceramiche d’arte realizzate dalla scuola e dagli artisti ospiti di tutto il mondo. Nel pomeriggio ritorno a Tagliacozzo, al Teatro Talia, sede dei lavori assembleari. L’assessore e presidente Cram Donato Di Matteo ha dato mandato all’Ufficio emigrazione di iscrivere all’Albo le Associazioni abruzzesi di Romania, guidata da Claudio Teseo, e Spagna, presieduta da Mirko Razzi, figlio del senatore.
L’assemblea ha quindi approvato il ripristino del Congresso dei giovani abruzzesi nel mondo, e di finanziare un fondo per medicine e salute dove c’è difficoltà, come in Venezuela, dove già da anni c’è il progetto di assistenza sanitaria della Fondazione “Abruzzo solidale” di Caracas, presente ai lavori del Cram con Amedeo Di Lodovico e Franco De Antoniis, quest’ultimo in Abruzzo anche per altri motivi personali. In riferimento ad un esposto viene dichiarata decaduta la consigliera Cram del Venezuela, Maria Gabriela Marcacci, anche per via del suo trasferimento in Panama. Il consigliere venezuelano Johnny Margiotta ha riferito che la collega si era comunque dimessa. Angelo Di Ianni (Canada) ha fatto i complimenti ai giovani sudamericani per la loro attività e per la lingua italiana parlata bene, mentre in Canada non è così per i giovani, che non parlano più la nostra lingua e hanno timore di parlare al congresso, pur essendo professionisti o imprenditori. Servono, quindi, per future riunioni traduttori simultanei.
C’è un problema di comunicazione, ha poi lamentato il consigliere di Hamilton: “Dobbiamo sapere chi viene nei nostri paesi dalla Regione – ha detto Di Ianni – e se i politici vengono nel nostro paese a fare accordi con fondi regionali, quando noi facciamo da sempre iniziative per centinaia di studenti a spese nostre, perché la Regione non invia più nulla da anni”, con riferimento all’annuncio di ieri al Cram del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, che andrà presto in Canada per firmare un protocollo d’intesa con il Columbus Center di Toronto.
Johnny Margiotta ha detto che la situazione in Venezuela è molto difficile per organizzare riunioni, congressi e altre iniziative, “i giovani scappano dal Venezuela”. E opportunità come quella della scuola di Castelli, ma anche le scuole alberghiere, sono ottime per la formazione dei giovani che scappano. Il consigliere regionale e Cram Pietro Smargiassi (del M5S) ha parlato di “un Cram che deve passare alla fase due: ognuno di voi ha una rete di conoscenze nel proprio paese. Se vengo in Australia, devo conoscere imprenditori, tour operator ma anche aziende italiane che non sanno come entrare in certi paesi. Altrimenti saremo sempre solo quelli che si muovono per fare gite turistiche a spese della Regione. Portate 10 allievi all’Alberghiero di Villa Santa Maria (Chieti) che poi tornano nei vostri paesi e sanno cucinare bene la cucina abruzzese, oltre che quella italiana. Io ho tre quinti della mia famiglia che è emigrata”. Filippo Marfisi (Gran Bretagna) ha proposto: “Visto che il Cram fa anche promozione turistica delle bellezze naturali, si approvi un documento di ferma opposizione al progetto petrolifero “Ombrina mare” al largo della costa teatina”.
Levino Di Placido (Belgio) ha proposto per il 60° anniversario della tragedia di Marcinelle, nel 2016, che ci sia una delegazione abruzzese degna della ricorrenza solenne, “perché quest’anno non è venuto nessuno. Poi dobbiamo tutte le associazioni rinominarci anche ‘agenzie di promozione dell’Abruzzo’. Infine: “Ogni anno arrivano all’aeroporto di Pescara 50mila persone con la Ryanair da Charleroi e non hanno alcuna accoglienza specifica”. Enzo Alloggia (Svizzera) ha detto che è stato sbagliato abbassare il limite d’età da 40 a 35 anni per il consigliere giovane. Ha ricordato poi della sua lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi sull’imposizione in Svizzera della casa che gli emigrati hanno in Italia. Franco De Antoniis della Fondazione “Abruzzo solidale” del Venezuela ha ricordato l’attività della Fondazione che è l’unico progetto economico (da 80mila euro erogati, spesi al 50%) ancora in corso in un Cram che non ha fondi. Marco Leon (Cile), 37 anni, ha lamentato di essere l’unico giovane dell’associazione in Cile e di parlare l’italiano in maniera non proprio fluida. Approvati il documento “No a Ombrina Mare” e un progetto proposto dall’associazione Caba di Buenos Aires (Argentina) di Walter Ciccione sul riservare un parco a Pescara dove piantare gli alberi tipici dei paesi di emigrazione, in collaborazione col Comune di Pescara (c’è già l’ok dell’assessore ai “Pescaresi nel mondo”, Sandra Santavenere) e con il quotidiano “Il Centro”, il cui direttore Mauro Tedeschini ha manifestato a Ciccione il suo interesse per la bella idea. In serata al Teatro Talia il concerto dell’Orchestra sinfonica diretta dal maestro Pasquale Veleno.