Più che un assemblea, un cerchio di sedie che ha prodotto un confronto propositivo dal quale si evince la necessità di accordare, per un risultato rilevante e tempestivo, le varie associazioni e istituzioni raccoltesi: Camera del Lavoro, Abruzzo Social Forum, Punto Pace-Pax Christi, Deposito Dei Segni Onlus, Giovani Comunisti e tanti altri. Tutti comunque d’accordo sulla insostenibilità della situazione Israele-Palestina, come dice Renato Di Nicola di Abruzzo Social Forum: “A questo punto è impossibile non reagire, Israele ha sempre agito così e in questo modo ottiene l’arresto del già difficile processo di pace”.
Molte le idee messe sul tavolo: fiaccolate sul ponte del mare (Daniele Licheri ,coordinatore cittadino di Sinistra, ecologia e libertà), proiezioni di film volte a sensibilizzare anche i più giovani alla condizione critica in cui verte il popolo palestinese (Cam & Jorg, Deposito dei Segni Onlus), fino a quelle più drastiche come l’occupazione pacifica della prefettura per interrogare le autorità sulla situazione degli attivisti tenuti in ostaggio (Giuseppe Grimolizi, Brigata Solidarietà Attiva).
La conclusione tratta è stata quella di darsi una settimana/dieci giorni di tempo per organizzarsi al meglio, senza però far cadere l’attenzione sull’urgenza del momento, come hanno ricordato il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Corrado Di Sante e Domenico Ronca di Cgil che ha detto: “Il punto fondamentale è decidere cosa fare nel territorio; a questo punto dobbiamo trovare nella gente una reazione adeguata ad una situazione indubbiamente gravissima, stimolata, purtroppo, dall’alto livello di sensibilizzazione scaturito da questa azione terroristica mossa da Israele”.
Daniele Galli