Montesilvano, Maragno: “La Giunta si rinnova senza traumi”. Ecco Comardi e De Vincentiis

Montesilvano. “Una Giunta che si rinnova senza traumi”. Così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, nel presentare la nuova Giunta comunale, di cui entrano ufficialmente a far parte Ernesto De Vincentiis (Montesilvano Protagonista), già vicesindaco dal 2007 al 2010, e Deborah Comardi (Forza Italia), dopo le dimissioni di Leo Brocchi, Caterina Verrigni e Lucia D’Onofrio.

Comardi ricoprirà le deleghe al Bilancio, alle Politiche giovanili, e le nuove deleghe alle Politiche per la disabilità e al Benessere animale; De Vincentiis invece si occuperà di Verde pubblico, Patrimonio e valorizzazione dei beni comunali e della nuova delega alle Politiche energetiche. Restano nelle mani del sindaco i tributi, la programmazione finanziaria e l’urbanistica. La ridistribuzione delle deleghe tra gli altri componenti della Giunta verrà ufficializzata nei prossimi giorni. Intanto si attende che il primo cittadino sciolga le riserve sul terzo nominativo ma annuncia che “potrebbe trattarsi di una terza quota rosa”.

In riferimento agli assessori uscenti, Maragno ha detto: “Sapevamo che le figure esterne ad altissimo profilo tecnico-professionale non sarebbero rimaste fino alla fine. Le persone che oggi passano il testimone, però – ha sottolineato – continueranno a collaborare con noi; potremo contare su un valore aggiunto davvero importante. C’è una perfetta continuità tra vecchia e nuova azione, a conferma dell’armonia che regna in questa amministrazione”.

“Innanzitutto ringrazio gli assessori uscenti Brocchi, Verrigni e D’Onofrio – ha detto Maragno – che con spirito di abnegazione, serietà ed impegno ci hanno aiutato a traghettare questo Comune dalla precedente gestione commissariale, sacrificando affetti e professioni per collaborare insieme al progetto di rilancio di Montesilvano. Do il benvenuto ai due nuovi componenti: l’esperienza di De Vincentiis saprà coniugarsi con la freschezza di Comardi”.

“Voglio ringraziare le forze politiche che hanno dato la possibilità di rinnovare la Giunta Comunale – ha affermato De Vincentiis – Non sono alla prima esperienza, ma sono consapevole che la situazione dell’ente è oggi profondamente cambiata, soprattutto da un punto di vista finanziario. Metterò tutto il mio impegno e la mia esperienza per dare il mio contributo al rilancio di Montesilvano”.

“Il compito che ci attende è arduo – ha detto Comardi – ma metterò tutta la mente, la passione e il cuore per collaborare insieme al sindaco per il benessere dei montesilvanesi. So già che potrò contare su una struttura ottima e funzionante che mi permetterà di lavorare bene”.

Paolo Possi (Montesilvano Democratica): ‘Rimpasto, solo scambi di poltrone mentre la città cade a pezzi’

“Il sindaco Maragno lascia entrare in giunta Comardi e De Vincentiis, accontentando i partiti e cedendo alle pressioni ricevute in questi mesi per far tornare i conti in maggioranza. La Comardi nonostante la sua giovane età ha già le idee chiare sul trasformismo politico, mentre De Vincentiis ha mosso in maniera trasversale tutti i suoi “amici” per quel posto voluto fin dal primo giorno del governo Maragno”.

Lo ha dichiarato Paolo Rossi, consigliere di Montesilvano Democratica, precisando che “il sindaco non ha completato il suo puzzle lasciandosi ancora un posto in giunta, che potrà essere sempre utile, continuando a prometterlo a mare e monti in cambio di appoggi dell’ultim’ora. Ormai con le finte dimissioni della D’Onofrio Montesilvano in Comune, guidato da un ingenuo Carlo Tereo De Landerset, è fuori dai giochi e tra pranzi conciliatori e altri incontri pseudo segreti il sindaco Maragno quel posto potrebbe assegnarlo a qualche transfugo in cerca di notorietà. Questo rimpasto che ha tolto il sonno a tanti consiglieri e assessori è simile alla montagna che ha partorito il topolino. Servirà a ben poco perché è chiaro che si tratta solo di scambi di poltrone e nient’altro, mentre la città cade a pezzi e i montesilvanesi sono sempre più stanchi di pagare tasse troppo alte e sempre e più soli.  Anche in minoranza le idee non sono chiare e la sfiducia forzata alla presidente della Commissione Vigilanza, Ballarini non ha fatto altro che sottolineare le crisi identitarie che colpiscono continuamente e indistintamente molti esponenti di maggioranza e opposizione”.

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