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Pescara, Di Pietrantonio (Pd) salvacrisi: taglio ai costi politici

Pescara. Dopo i recenti attacchi mossi da FN al governo, per il mancato intervento sulla catastrofica crisi che sta investendo il Paese, anche il Pd fa sentire la propria voce. Se ne fa portavoce il consigliere comunale del Pd pescarese Moreno Di Pietrantonio. Per Di Pietrantonio non si può restare in un imbarazzante silenzio di fronte alle vicende che stanno investendo l’Europa e non solo l’Italia. Secondo il consigliere, le crescenti difficoltà economiche stanno via via ledendo il tessuto sociale, tanto da intaccare la coesione tra i cittadini.

“Aumentano sempre di più le persone e le famiglie in grave difficoltà economica, aumentano i nuovi poveri, aumentano i disoccupati, aumenta l’impossibilità di immaginare il futuro.” E nell’incertezza che si prospetta, l’unica soluzione possibile sarebbe “l’individuazione di nuovi meccanismi e criteri di redistribuzioni delle ricchezze disponibili, soluzioni strutturali che vadano nella direzione di sostegno per chi ha poco o niente tassando chi ha tanto o tantissimo”.
E Di Pietrantonio si rivolge proprio alla sua parte politica, il PD e il centrosinistra, affinché propongano un’alternativa di governo capace di gestire il difficile futuro che ci aspetta.“In questi giorni vi sono state proposte varie certamente non risolutive ma di sicuro effetto mediatico, e noi? Reazioni tiepide, continui riferimenti a riforme strutturali” continua.
“Credo che una prima cosa da fare sia sicuramente una grande iniziativa per la riduzione dei costi della politica, con una proposta senza inutili balbettii che riduca gli stipendi di parlamentari europei, nazionali e regionali della metà oltre che a una ridefinizione delle pensioni in modo tale da ricondurle ad un meccanismo che hanno tutti i cittadini, riducendo così questi incredibili e ormai inaccettabili privilegi” dice il consigliere.
Una proposta che farebbe la differenza quindi e che dovrebbe ridar  fiducia ai cittadini nei confronti della politica e di chi amministra.

Per Di Pietrantonio la prima mossa, l’unica che potrebbe far scacco matto, è proprio un taglio netto sulle retribuzioni della classe politica, che dovrebbe cominciare a fare sacrifici e rinunce prima di chiederle ai cittadini e di certo non seguire la scia della “regione Abruzzo che avrebbe rinnovato tutto il parco macchine di rappresentanza con una spesa di circa 700.000 euro alla faccia del risparmio e del rispetto dei cittadini in difficoltà a cui si chiede continui sacrifici”.

Monica Coletti