Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che, insieme al presidente del consiglio provinciale Giorgio De Luca ed al capogruppo del Pdl Angelo Faieta, ha voluto spiegare le motivazioni dell’uscita dal Consorzio.
“La precedente amministrazione” ha detto Testa “ha lasciato un conto da pagare piuttosto salato. Negli ultimi anni, infatti, la Provincia di Pescara non ha versato al Consorzio la propria quota e ha accumulato un debito pari a 540 mila euro, che ora va saldato, ma per il quale il centrosinistra che ci ha preceduto alla guida della Provincia non aveva previsto una copertura di bilancio”.
I tre spiegano, poi, che la decisione è stata deliberata dal consiglio provinciale, ma su proposta della giunta e mettono in evidenza che a seguito di questa scelta viene a mancare un ente importante per la promozione dello sviluppo industriale.
“Ma non si poteva fare nulla di diverso” aggiungono “considerate le condizioni in cui versa il Consorzio. Ora la Provincia dovrà occuparsi di coordinare le attività in questo ambito. Si sta esaminando, infine, anche la situazione di altri enti e società, per valutare il da farsi”.