“Edificata sotto il fascismo – ha spiegato Marco Forconi di Forza Nuova – dall’architetto Leoni ed ultimata fra il 1938 e 1939, l’ex colonia ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la comunità vestina prima, durante e dopo la guerra. Dagli inizi degli anni ’80 la struttura è stata abbandonata, lasciata ad un destino triste e alle incurie del tempo. Le amministrazioni, regionali e poi provinciali, altro non hanno saputo fare se non rimpiattarsi questa patata bollente fra di loro. Inutile dire che se lo stabile si trova nelle condizioni attuali la colpa è da addebitarsi solo ed esclusivamente alla politica, di destra e sinistra. E nemmeno i lavori di restauro hanno infuso fiducia nei cittadini: cantiere fermo in attesa di una destinazione d’uso finale e, cosa non da poco, di nuovi fondi ultramilionari”. Poi Forza Nuova ha criticato il sondaggio istituito dall’amministrazione provinciale (pubblicato sul sito istituzionale della Provincia di Pescara, dove è possibile scaricare un questionario, che chiunque potrà compilare e spedire poi tramite posta elettronica) ma non sponsorizzato e portato a conoscenza della cittadinanza.
“Mentre il turismo della costa soffre – ha concluso Forconi – in maniera indicibile e le strutture sociali scompaiono, invece di aumentare per far posto a complessi residenziali e palazzi, ancora non ci si mette d’accordo su cosa farne. Duole dirlo, e non è apologia del fascismo, ma in altri tempi prima ancora di erigere o restaurare un bene pubblico, avrebbero già deciso la sua destinazione d’uso finale. Per cortesia, a questo punto ne facciano ciò che desiderano ma che lo facciano in fretta”.