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Pescara, Acerbo propone servizio di trasporto bici su autobus

Pescara. La Giornata nazionale della Bicicletta come occasione di volta nelle politiche urbane. È questo l’auspicio di Maurizio Acerbo, consigliere comunale PRC, che punta il dito sulla vivibilità dell’ambiente urbano sempre più fiaccata da elevati livelli di inquinamento. Sarebbero proprio questi gli elementi che dovrebbero costituire, secondo il punto di vista del politico, l’input per una politica che realizzi un vero e proprio sistema di aree pedonali e percorsi ciclabili.

L’esempio virtuoso sarebbe costituito dalle esperienze nordeuropee. La bicicletta, dunque, vista non soltanto come mezzo da utilizzare nei giorni di festa: “vanno sviluppate campagne e servizi affinché sempre più persone si accorgano dei vantaggi, individuali e collettivi, che l’uso delle due ruote comporta ed eleggano la bicicletta come loro mezzo preferito”.

Secondo Acerbo, Pescara e il suo clima ben si prestano ad elevare il capoluogo adriatico al rango di città in cui la quasi totalità della cittadinanza si muove in bicicletta. “Approfittiamo della Giornata nazionale del 9 maggio per lanciare una proposta che tradurremo in mozione da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale” è pertanto il suo auspicio. “Decine di migliaia di pescaresi vivono (o meglio dormono) sui Colli e per loro l’uso della bicicletta appare alquanto faticoso ed impegnativo. Nell’ottica di incentivare la mobilità ciclistica proponiamo al Comune di Pescara e alla GTM di attivare un servizio di trasporto bici sugli autobus”.

Si tratta, spiega meglio il consigliere, di posizionare sul retro o davanti ai bus di linea delle rastrelliere portabici che consentano all’utente di agganciare la biciclette. Un accorgimento ormai diffuso in molte città italiane ed europee, poco costoso e di grande utilità per la cittadinanza.

“Colgo l’occasione” continua, poi, Acerbo “anche per tornare sulla questione della “strada-parco” sulla quale l’attuale amministrazione ha scelto la linea dell’inerzia e della pigrizia mentale. Uno dei principali deterrenti all’uso quotidiano della bici in città è la pericolosità delle nostre strade e per questo vanno individuati percorsi dedicati e protetti dove il ciclista non debba correre il rischio di essere investito dalle automobili. Per questo continuiamo a ritenere un errore la scelta di sopprimere la “strada-parco”, il cui percorso, invece, avrebbe dovuto proseguire attraversando tutta la città. In tutta Europa il trasporto pubblico sottrae spazio alle auto non a bici e pedoni”.

Secondo Acerbo, la filovia dovrebbe passare su una delle attuali arterie stradali cittadine e, per fargli spazio, basterebbe la politica dei sensi unici. L’auspicio del consigliere è che la pedalata del 9 maggio susciti nella giunta Mascia una salutare riflessione sul progetto filoviario.