L’Aquila. “L’Aquila e l’Abruzzo intero devono stringersi attorno all’Istituzione Sinfonica Abruzzese, per evitare di perdere questo immenso patrimonio.
Anche il Presidente della Repubblica Mattarella ha rotto il suo riserbo istituzionale e ha scritto al Presidente della Regione Abruzzo, per esprimere la sua preoccupazione sul futuro dell’ISA, riconoscendone il valore culturale, che ha potuto apprezzare di persona”.
Lo dichiara la senatrice PD, Stefania Pezzopane.
“L’Istituzione Sinfonica è patrimonio di tutti gli abruzzesi. E’ nata quando L’Aquila e l’Abruzzo pensavano in grande. Dotarsi di un’orchestra regionale non è stata una scelta fatta da tutte le regioni, eppure l’Abruzzo ci ha creduto quando era più povero e più debole.
In questa vicenda e nei ritardi con cui la Regione sta prendendo le sue decisioni, si avverte il cattivo odore del campanilismo e dell’egoismo, si sente il rischio di tornare indietro e di pensare in piccolo.
L’Istituzione è il vanto della nostra comunità– prosegue la senatrice- Le note dell’Orchestra ci hanno accompagnato in momenti gioiosi e drammatici. L’Aquila ha sempre attinto alla sue radici culturali per la sua rinascita. Dopo il terremoto, la cultura ha svolto una funzione di aggregazione sociale, dando di nuovo slancio alla fiducia, alla speranza. Rinunciare alla Sinfonica sarebbe come rinunciare alla rinascita del capoluogo di Regione.
Ma l’Abruzzo intero deve dire grazie all’Istituzione Sinfonica, perché questa esprime quanto di meglio l’Abruzzo ha saputo generare più di 40 anni fa in campo musicale. Tutti gli abruzzesi dovrebbero andarne fieri.
Non possiamo permetterci, come aquilani e come abruzzesi, di perdere un pezzo della nostra anima, della nostra identità.
Questi artisti meravigliosi e in generale tutti i dipendenti dell’Istituzione stanno continuando ad andare avanti, nonostante siano senza stipendio da mesi. Continuano a lavorare con passione e per amore della musica e credo sia chiaro che non stanno difendendo solo il loro sacrosanto posto di lavoro, ma la qualità della vita della nostra terra e la possibilità di continuare a produrre la musica migliore.
Proviamo ad abbandonare gli inutili egoismi e i campanilismi antiaquilani. Se la Regione dovesse rinunciare a sostenere la cultura, penalizzerebbe L’Aquila e l’intero Abruzzo.
Ma confido che il Presidente D’Alfonso, coadiuvato dal vicepresidente Lolli, dal Presidente di Pangrazio e dai consiglieri Pietrucci e Di Nicola e gli altri, siano consapevoli di quale sia la posta in gioco. Non è solo l’Orchestra o l’Istituzione Sinfonica a rischio, ma la cultura d’Abruzzo e soprattutto la dignità della città e della regione”.