Roseto. “Se da una parte è comprensibile notare la pomposa soddisfazione per aver avviato la raccolta differenziata nella prima delle frazioni (Cologna Spiaggia), dall’altra crediamo che sarebbe stato consigliabile un profilo più basso e meno ‘bronzeo’ da parte degli amministratori locali, pienamente presi dagli anacronistici suoni di tromba e da teatrini propagandistici creati all’uopo. I motivi ci sono tutti, e li ricordiamo ai cittadini rosetani con l’hashtag #testabassaeriflettere:
sono passati oltre 4 anni dal primo promettente inizio nella Roseto capoluogo, senza nessun passo avanti sostanziale sulla totalità territoriale e con un iter che benevolmente definiremmo quantomeno difficoltoso. la storia racconta poi anche di ricorsi amministrativi delle aziende contro l’ente, con quest’ultimo soccombente e pagante con decine di migliaia di euro di denaro pubblico”.
Lo ha dichiarato La Destra rosetana in merito all‘introduzione della raccolta differenziata porta a porta a Roseto che nella giornata di ieri ha scatenato un’accesa polemica.
“Il 2014 ci lascia inoltre un pesante retaggio in materia: un serio incidente di percorso, come quello accaduto in una mattinata dello scorso ottobre e che oggi evitiamo di ricordare nei dettagli, da garantisti assoluti, sia per rispetto dell’uomo e del politico (ricandidato) e sia in quanto ancora in essere nelle aule tribunalizie senza novità positive. Infine le imposte dedicate, pagate per 4 anni dai cittadini rosetani per una raccolta differenziata per tutti, ma con quelli delle frazioni penalizzati da un servizio che, al di la degli annunci, è stato inesistente e ancora oggi è tale e che in qualche caso partirà proprio a ridosso del voto. Ecco sappiamo benissimo che il rush finale pre-voto è da sempre foriero dell’impossibile, ma invitiamo i cittadini tutti, quelli delle frazioni in primis, ad una compiuta e personale riflessione su una politica deficitaria e che non ha concesso sconti a nessuno per tutto il tempo della legislatura. Il lungo tempo amaro della noncuranza e del lassismo non può essere addolcito con la caramellina tipica della vecchia politica pre-elettorale”, conclude La Destra.