Il gettone di presenza, che viene corrisposto per la partecipazione ai consigli comunali e alla commissioni, infatti, passa da 32,54 euro e 39,77 euro. L’aumento è di 7,23 euro, che secondo un calcolo riferito ai lavori dello scorso anno dei consiglieri comunali (tra riunioni dell’assise civica e commissioni consiliari), dovrebbe tradursi in un maggiore esborso per le casse comunali di circa 60mila euro. L’aumento del gettone di presenza, come fanno sapere dal Comune di Montesilvano, è un semplice adeguamento normativo, mentre non sono previsti aumenti di indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. L’adeguamento normativo, così come è stato etichettato, però, ha subito generato una polemica da parte di Forza Nuova, che lancia accuse al vetriolo alla politica locale. “ Questo è il premio per l’immobilismo amministrativo che i nostri cari politici locali hanno e continuano a regalare a Montesilvano”, scrive in una nota Marco Forconi, di Fn. “E, mentre fabbriche storiche come la Matex chiudono i battenti e piccoli e medi esercenti scelgono di rivolgersi a usurai rom per far fronte alle mancate concessioni creditizie delle banche, i consiglieri cittadini, i quali ben si guardano dal rilasciare commenti in merito, hanno trovato il loro regalo di Pasqua direttamente sulle loro calde e dolci poltroncine di velluto. Tutto ciò è assolutamente immorale e la politica, che in maniera bipartisan tanto si riempie la bocca durante ogni compagna elettorale di buoni propositi, dovrebbe opportunamente fermarsi e guardarsi allo specchio anziché trovare inutili appigli sull’astensione elettorale dei cittadini”.