Chieti. “A distanza di quasi quattro mesi dall’annuncio del sindaco Di Primio e dell’Ing. Domenico Merlino della rigenerazione industriale dell’area ex cartiera Burgo di Chieti, che avrebbe dovuto dare luogo a ben 437 posti di lavoro, ancora oggi non conosciamo la reale situazione del progetto”.
Si legge così in una nota del Movimento 5 Stelle che prosegue: “Finita la campagna elettorale e passato il fatidico mese di Giugno (in cui sarebbero dovuti partire i “famosi” contratti), vanno esaurendosi anche le speranze di coloro che avevano creduto in un posto di lavoro tanto agognato e nella riqualificazione di una zona industriale che attende l’avvio del Progetto In.Te. dal 2009. Era proprio il 1 ottobre 2009 quando venne stilato il primo accordo di programma, al quale è seguita la caratterizzazione e la bonifica della quasi totalità dell’area. Nei primi mesi del 2015 il costo dei terreni è passato da € 75,50 a € 50 al mq, è stato stipulato un nuovo rapporto con il consorzio ASI non più basato sulla tassazione ma sulla fornitura di nuovi servizi, il comune di Chieti si è impegnato al rilascio dei permessi e la Regione Abruzzo, tramite il suo portavoce, il vice presidente Giovanni Lolli, si è fatta promotrice delle urbanizzazioni e della pubblicazione del bando pubblico per l’area di crisi Val Pescara. Nonostante siano trascorsi sei anni ancora oggi siamo fermi ai nastri di partenza. Considerando i molteplici eventi pubblici, in cui il sindaco garantiva il suo impegno nella realizzazione di questo progetto, il M5S Chieti, esige, nel rispetto di tutti i cittadini e in particolare di coloro che confidano in nuovo posto di lavoro, che si faccia chiarezza su una situazione che non è più sostenibile e che è stata fin troppo strumentalizzata durante ben due campagne elettorali”.
Così ha replicato l’assessore Carla Di Biase: “L’Amministrazione Comunale ha messo in campo tutte le iniziative utili, agendo da pungolo nei confronti di chi ha competenze specifiche in materia, affinchè il progetto InTe per la riqualificazione dell’area su cui sorgeva la Cartiera Burgo decolli. Abbiamo, infatti, intrapreso tutte le azioni possibili, non ultima l’iniziativa del Sindaco Di Primio grazie alla quale il prezzo di vendita dei terreni è stato abbassato da 75,50 a 50 euro al metro quadro, affinchè tale progetto si concretizzi, dando così una valida risposta alla grave crisi che il nostro territorio sta attraversando e far si che la zona industriale nella parte bassa della Città possa tornare a fiorire generando nuova occupazione. Dopo la sciagurata chiusura della cartiera, facilitata dal centrosinistra che ha governato Chieti, questa Amministrazione ha lavorato concretamente per trasformare la speranza degli ex dipendenti Burgo in posti di lavoro. Crediamo fermamente nel progetto In.te ed è per questo che abbiamo fatto in modo che fossero chiari, una volta per tutte, i passi che ogni istituzione deve compiere. Vista l’importanza dell’operazione in termini di rilancio dell’economia cittadina, ritengo che non sia il momento di lasciarsi andare ad inutili quanto sterili strumentalizzazioni. Ognuno faccia la sua parte in maniera costruttiva. Il Sindaco, peraltro, ha già convocato, per i prossimi giorni, una nuova riunione, alla quale parteciperà anche la sottoscritta, per definire gli ulteriori passaggi da compiersi per dare il via alle iniziative già mature”.