Pescara, i parcheggi a pagamento diventano 5900. Forza Italia: “Aumento incostituzionale” SCARICA

Pescara. Con l’estrema necessità di fare cassa, per fronteggiare il dissesto dei conti del Comune, l’amministrazione Alessandrini allarga su quasi tutti i parcheggi della Città la sosta a pagamento. Ma il vicesindaco puntualizza: “Tutto legittimo, rispettiamo la quota dei parcheggi gratuiti”.

La delibera della Giunta è dello scorso 4 giugno, con la quale si rendono a pagamento anche i parcheggi destinati ai residenti nella zona a traffico limitato. “Abbiamo studiato approfonditamente l’area che va dal fiume, passa per la riviera e via Muzii, corso Vittorio Emanuele piu’ le aree di risulta e i comportamenti dell’utenza”, ha spiegato stamani il vicesindaco Enzo Del Vecchio, “i parcheggi presenti in questo quadrilatero sono in totale  8.399: 3.668 sono i parcheggi liberi e rappresentano il 45 per cento della sosta; 797 sono gli stalli delle moto, sempre liberi, il 9,5 per cento; gli stalli a pagamento sono 2.944 (di cui 2.030 nelle aree di risulta, il 35 per cento del totale e 914 in centro, ovvero il 10,9 per cento del totale); i parcheggi riservati a carico e scarico sono 140 mentre quelli riservati ai disabili 322; la norma di carattere generale impone uno stallo per i disabili ogni 50 parcheggi, noi ne abbiamo quasi il doppio; altri tipi di parcheggio arrivano a un numero di 367″.

 

La sosta tariffata è stata introdotta a Pescara nel 1987, inserendo più tardi una serie di aree in cui i residenti possono parcheggiare gratuitamente anche negli stalli a pagamento. “Oggi i permessi sono 2.708 su 800 parcheggi a pagamento”, ha riferito Del Vecchio, “ricompresi fra le vie Gramsci, Carducci, Parini, Latina, Del Concilio, Rieti, Bologna, Firenze, Fabrizi, Milano, Orazio, Bastioni, piazza dello Spirito Santo, Alessandrini, Largo dei Frentani, parte dell’area di risulta. Se ne desume che i parcheggi a pagamento sono stati usati pochissimo dai non residenti, perche’ il Comune ha avuto pochissimi introiti”.

Conti alla mano, ecco la riorganizzazione per ottimizzare e incassare di più: “Sgomberiamo il campo dalla questione dell’illegittimità”, ha rimarcato Del Vecchio, “perché la quota di parcheggi liberi come vedete è più che rispettata. In pratica è successo che l’80 % dei parcheggi è occupato dai residenti. Per questa ragione abbiamo chiesto una cifra irrisoria di 15 euro al mese, 50 centesimi al giorno, per garantire l’utilizzo del parcheggio con un minimo di remuneratività per il Comune, ma questo solo a quanti avevano il permesso di parcheggiare nelle vie di residenza perché a pagamento. Si tratta di una misura di razionalizzazione normale che accade in tutte le città del mondo, un procedimento che fa economia, per cui ogni nucleo familiare potrà parcheggiare almeno una volta al giorno per 15 euro al mese, se prende l’abbonamento agevolato, oppure parcheggiare nelle vie non soggette e strisce blu senza oneri. Questo durante la giornata, ricordo che la disciplina della sosta a pagamento in queste vie va dalle 8 alle 20, ciò significa che i parcheggi dalle 20 alle 8 del mattino successivo sono utilizzabili gratuitamente e da tutti”.

“Per quanto riguarda il parcheggio di Piazza Primo Maggio”, ha aggiunto ancora il vice sindaco, “abbiamo sottratto la sosta gratuita e lasciata quella a pagamento anche la domenica: dopo questo provvedimento abbiamo registrato un aumento di macchine e quindi un ricambio continuo dell’utenza che dà senso al provvedimento e produce incasso per l’Ente. Da tutte le rimodulazioni della sosta in centro, abbiamo avuto nei soli mesi di aprile e maggio, rispettivamente 82mila e 46mila euro di incassi. Abbiamo inoltre abbassato la tariffa del parcheggio ex Enaip da 5 euro a 4 e reso il servizio più fruibile, così facendo abbiamo riscontrato un totale di 1.000 euro incassati nel week end”.

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Immediata e dura la replica di Forza Italia: “”Un provvedimento scellerato, spacciato per una riorganizzazione della sosta e che invece ha permesso alla Giunta di raggiungere il solito obiettivo: fare cassa”, hanno commentato i consiglieri comunali, Marcello Antonello e Fabrizio Rapposselli, che chiedono il ritiro del provvedimento che “va a colpire oltre 4.800 famiglie” e non escludono, tramite qualche associazione, di fare ricorso al Tar “per annullare una della delibera che – hanno detto in conferenza stampa – va a ledere un diritto sancito dalla legge. Sull’argomento la Cassazione si e’ gia’ espressa stabilendo che le amministrazioni comunali devono sempre garantire ai cittadini di poter disporre di una percentuale minima di posti auto gratuiti accanto a quelli a pagamento in prossimita’ dei luoghi di residenza. La giunta Alessandrini ha invece cancellato i diritti di 4.800 famiglie che – hanno evidenziato – dovranno sborsare una nuova tassa per poter parcheggiare, 15 euro al mese e, quindi, 180 euro l’anno per ogni auto posseduta in famiglia, e peraltro senza alcuna certezza di poter poi trovare un parcheggio vicino casa”. I consiglieri comunali di Forza Italia hanno poi stigmatizzato il fatto che “si impone ai cittadini di provvedere alla sottoscrizione degli abbonamenti entro il primo luglio, ovvero entro venti giorni, senza dare il tempo di organizzarsi o di informarsi, in un mese in cui, sempre grazie alla giunta Alessandrini, ci sono gia’ altri mille pagamenti come la Tasi, l’Imu e la Tari, che obbligano tutti a subire un salasso. Cio’ significa che da domani avremo 4.800 persone in fila dinanzi agli sportelli dell’Urp o al comando della polizia municipale”.

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