L’Aquila. Michele Fina, segretario provinciale del Pd, scrive al segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, per dimostrare il suo apprezzamento in riferimento a quanto sostenuto da Casini sulla ricostruzione de L’Aquila. Ma, proprio a fronte delle opinioni espresse, Fina chiede anche il perché del sostegno del partito alla candidatura di Del Corvo. Riportiamo di seguito il testo della lettera indirizzata a Lorenzo Cesa.
“Egregio Segretario Cesa,
le scrivo per esprimerle apprezzamento per le parole che il presidente Casini ha voluto pronunciare da Parma sui problemi dell’Aquila. Ha detto quello che tanti cittadini aquilani cercano di denunciare da mesi. Giuste considerazioni di merito sulla ricostruzione del centro storico, dell’identità di una città e di un territorio. In più, alla luce delle manifestazioni dei cittadini, ha denunciato una rappresentazione falsata ed esagerata della realtà, la quale ha convinto l’Italia che i nostri problemi siano risolti e costretto i nostri cittadini ad alzare la voce per tornare a farsi sentire.
Ho davvero molto apprezzato la sua onestà intellettuale. D’altra parte, dal 6 aprile ad oggi, il suo partito in Parlamento ha condiviso e sostenuto tutte le mozioni e gli ordini del giorno presentati dal Pd e dall’Idv sul terremoto: decreto Abruzzo, copertura finanziaria, tasse, rilancio dell’economia e governance.
Alla luce di tutto questo mi corre l’obbligo, però, di chiederle come mai l’Udc abbia deciso di sostenere come candidato presidente della Provincia un esponente del Pdl che ha come slogan “Vinceremo per Berlusconi”. I suoi rappresentanti locali pubblicamente hanno palesato forti perplessità sul candidato stesso. Perché le sue scelte locali hanno così smentito la sua linea nazionale? Al contrario di quanto affermato da lei, il ‘suo’ candidato sostiene che le manifestazioni dei cittadini dei giorni scorsi siano solo strumentalizzazioni politiche. Conosco la risposta ufficiale a queste mie domande, è la politica stessa con le sue troppo spesso innaturali alleanze, che richiama ad un accordo siglato con il Pdl prima del terremoto. Ma ad oggi le sembra possibile che un accordo politico a garanzia di qualche posto nelle altre Province d’Abruzzo sia più importante della necessità di garantire una classe dirigente locale adeguata per L’Aquila e autonoma da Roma? Le ho voluto rivolgere queste domande proprio alla luce delle sue dichiarazioni fatte dal presidente Casini a Parma, nella speranza che le sue risposte possano servire, come sempre meno spesso accade alla politica, a fare chiarezza”.