“Sono dati preoccupanti e sconcertanti quelli forniti quest’oggi dal Pd al gran completo sulla crisi economica che stiamo vivendo a Pescara – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -, dove, tra il 2008 e il 2009, quando al governo della città c’era proprio il Pd con la coalizione di centro-sinistra, la percentuale di Cassa integrazione ha toccato il 224 per cento e il livello occupazionale ha raggiunto il record negativo del -16 per cento, due dati che evidentemente testimoniano l’inadeguatezza della politica cittadina condotta dal centro-sinistra che, in sei anni, ha aumentato del 30 per cento la Tassa sui rifiuti solidi urbani, ha introdotto l’Irpef comunale, ed ha vessato il territorio in ogni modo, senza dare servizi, senza realizzare nel territorio quelle strutture che veramente avrebbero consentito alla nostra economia di decollare. Evidentemente il consigliere d’opposizione Di Pietrantonio ha finto di dimenticare che proprio negli anni di amministrazione del centro-sinistra decine di grandi attività commerciali, anche di rilevanza storica, hanno dovuto chiudere i battenti, compresa una catena come Blockbuster, lasciando vuote e spente le vetrine. E il Pd ha dimenticato quel tentativo, bloccato dal Tar, di istituire nel centro di Pescara addirittura una tassa d’ingresso, che si sarebbe aggiunta al costo della sosta, e poi ancora il Pd ha dimenticato il grido di dolore dei commercianti soffocati dalla sciagurata chiusura della rampa dell’asse attrezzato su piazza Italia, provvedimento che per anni ha dirottato il traffico commerciale verso le periferie, dove insiste la grande distribuzione, svuotando il centro cittadino. Per sei anni le associazioni di categoria hanno chiesto, invano, di rivedere tale provvedimento, tanto da giungere a un referendum popolare il cui risultato, sostenuto da oltre 17mila cittadini, è stato completamente ignorato. Non solo: oggi il centro-sinistra parla di investimenti sul centro per 10milioni di euro. Ci chiediamo – ha proseguito il sindaco Albore Mascia se quei 10milioni di euro comprendano anche la realizzazione dello Huge Wineglass il cui cedimento, dopo 64 giorni dalla sua installazione, ci ha reso drammaticamente famosi fuori dall’Abruzzo, o se quella somma comprenda anche la sistemazione della pedana nera in piazza Salotto, una pedana dall’ignoto utilizzo, o ancora la rimozione delle storiche magnolie e delle sedute attorno alle palme, oggi morenti, che hanno determinato una cicatrice nella nostra piazza cittadina causando un evidente danno d’immagine alla città e agli operatori commerciali. D’ora in avanti però ci impegneremo a seguire un suggerimento del consigliere Di Pietrantonio, ossia chiederemo all’Anas di pianificare l’eventuale caduta di altri pezzi di cemento armato dal ponte dell’asse attrezzato sulla golena sud, in modo che la Protezione civile non sia costretta a chiudere i parcheggi”. “Il distratto ex assessore al Commercio Di Pietrantonio – ha ribadito l’assessore Cardelli – si ricorda di chiedere solo oggi la creazione di un Tavolo di concertazione con le associazioni di categoria e con i Consorzi di Via per la nascita del Centro commerciale naturale: poteva farlo nei sei anni di governo del Pd, ma se ne accorge solo oggi che la nuova amministrazione di centro-destra si è già attivata. Nel bilancio di previsione abbiamo previsto infatti anche un nuovo capitolo, con una spesa pari a 50mila euro, per l’istituzione, come soggetto giuridico, del Centro commerciale naturale, un soggetto che sarà affiancato dalla valorizzazione dei punti di forza del quadrilatero dello shopping di Pescara, come la riqualificazione del mercato di largo Scurti, il recupero del mercato ittico all’ingrosso con la valorizzazione del prodotto, la pedonalizzazione delle vie del centro, il recupero di piazza Salotto e delle aree di risulta e l’installazione dello Stadio del Mare, opere già affrontate e discusse con le associazioni di categoria. A questo punto spiegasse il distratto consigliere Di Pietrantonio quali sono le iniziative finanziate dal centro-sinistra con i 10milioni di euro spesi in sei anni per un centro che abbiamo trovato nel completo abbandono, privo di un’anima e di obiettivi”.