Lanciano. “Primo: Finalmente anche gli amministratori di Lanciano hanno preso coscienza che i soldi per l’ospedale nuovo di Lanciano ci sono (duro lavoro di vari anni degli ex amministratori regionali) visto che tirano fuori il quadro economico di riferimento dell’accordo quadro stato-regione. Quindi nessuna “barzelletta” come qualcuno ha definito di recente la relativa programmazione sui 5 ospedali nuovi in abruzzo”.
Così in una nota Manlio D’Ortona replica a Silvio Paolucci e aggiunge: “Secondo: Esiste una delibera di giunta regionale del 23 maggio 2015 per la realizzazione dell’Ospedale di Chieti che cita proprio quei medesimi fondi stornandoli dalla realizzazione dei 5 ospedali da realizzare a Lanciano, Giulianova, Vasto, Sulmona e Avezzano. Terzo: In merito al fatto che l’ospedale nuovo di Chieti sia una iniziativa di “project financing” ovvero un’opera realizzabile con capitale di privati, capitali da recuperare negli anni da parte del soggetto privato attraverso la gestione di servizi connessi all’ospedale come energia, rifiuti, lavanderia, parcheggi etc., si evidenzia che questa eventualità non esclude, anzi richiede necessariamente, il contributo pubblico per il pareggio economico – finanziario dell’investimento. E la delibera del 23 maggio 2015 cita, per la relativa copertura finanziaria in quota al soggetto pubblico, solo i fondi sui 5 ospedali più altri eventuali 90 milioni da certificare nella gestione finanziaria regionale del 2016. Quarto: La stessa delibera del 23 maggio 2015 stravolge la programmazione regionale cambiandone gli obiettivi rispetto agli interventi di edilizia sanitaria. Ovvero non é solo una questione di come finanzio l’intervento ma anche di quali indirizzi politici metto in campo sull’idea della rete ospedaliera che ho nella Regione abruzzo. In altri termini se si realizza l’ospedale a Chieti che senso ha realizzarne uno nuovo a Lanciano ? Ovvero addio all’ospedale nuovo a Lanciano e a tutta programmazione ad oggi sui 5 ospedali anuovi abbruzzesi. Quinto: La nuova programmazione sancita sempre da quella delibera regionale del 25 maggi 2015 ha come conseguenza, sul piano delle procedure amministrative, la proposta di modifica degli accordi di programmi già deliberati nelle conferenze stato-regioni dopo anni di lavoro. Quest’ultimi sono solo atti conseguenti della programmazione regionale e quindi è possibile modificarli, contrariamente a quanto sostiene qualche amministratore locale. E ovviamente questo comporta una perdita di tempo abissale. Sesto: È dal 19 febbraio 2015 che tutta l’opposizione ha sollevato il problema del futuro dell’ospedale nuovo a Lanciano con una interrogazione consigliare ancora da discutere, presentata in quella data perché il presidente D’Alfonso in quel periodo, annuncia, a mezzo stampa la realizzazione di un mega ospedale nell’area Chieti – Pescara. Un altro ospedale, da realizzare a Sambuceto da 1000 posti letto. A chi legge le conseguenti conclusioni”.
“Continueremo a stare sul pezzo – conclude D’Ortona – per la ricerca costante della verità, con la forza dello studio, dell’approfondimento e dell’analisi di documenti e atti. Perchè le “carte” e gli atti ufficiali dimostrano le reali intenzioni politiche e dove si vuole veramente andare e vengono sempre prima delle solite parole. #CambiareRotta”.