“Dopo mesi siamo finalmente giunti al capolinea di una procedura che sette mesi fa abbiamo trovato completamente bloccata tra gli uffici e che siamo riusciti a rilanciare attraverso un’azione condotta direttamente presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – hanno ricordato il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri -. Di fatto già lo scorso luglio abbiamo trovato la disponibilità nelle casse regionali di circa 300mila euro, residuo di un altro appalto sempre relativo al dragaggio condotto nel giugno del 2009, una somma cospicua, ma pure insufficiente a coprire le esigenze del porto canale di Pescara, che per anni è rimasto privo di tale servizio che invece con la Regione Abruzzo dovremo rendere costante e periodico. Nel mese di agosto, grazie all’intervento anche dell’assessore regionale al Bilancio Carlo Masci, sono stati reperiti altri 500mila euro, totalizzando una somma complessiva pari a 800mila euro. A quel punto sono partite le procedure tra Roma e Pescara, con l’analisi dei fanghi e la richiesta delle relative autorizzazioni, ufficiosamente annunciate lo scorso gennaio, ma che il Ministero delle Infrastrutture ha formalmente inviato alla Regione Abruzzo solo lo scorso 24 febbraio, con tutta la documentazione relativa anche alle verifiche effettuate sugli argini della vasca di colmata, risultata perfettamente compatibile con le nuove operazioni. Già questa mattina – hanno proseguito il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri – il dottor Gerardini ha annunciato la firma di un ultimo provvedimento autorizzativo definitivo e finale che la Regione a sua volta, come previsto dalla procedura, rispedirà al Dicastero, a Roma e, come stabilito ufficialmente nel cronoprogramma dei lavori, le operazioni di dragaggio partiranno entro due, massimo tre settimane, dunque entro fine marzo. L’escavo, che ci consentirà di portare via circa 52mila metri cubi di fanghi, durerà circa 30 giorni, dunque per fine aprile avremo completato l’intervento restituendo agibilità e praticabilità al nostro scalo portuale e soprattutto garantendo il tranquillo avvio della stagione balneare. Il dragaggio interesserà infatti la darsena e il fiume, dunque porto commerciale e le banchine dei pescatori. Chiusa l’emergenza, amministrazione comunale e governo regionale torneranno a incontrarsi per affrontare la necessità di programmare i nuovi interventi di escavo: la particolare morfologia del nostro scalo e la presenza della diga foranea rendono praticamente sistematico l’interramento e l’insabbiamento dei fondali, dunque già per fine estate dovremo programmare una nuova operazione”.