Chieti. Genitori confusi che brancolano nel buio. È quanto descritto da Tiziano Viani, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Chieti, che critica aspramente la volontà del governo regionale di rinviare di un anno il Piano di riordino delle scuole superiori. Nonostante le iscrizioni agli istituti superiori siano iniziate lo scorso 26 febbraio, sembra, infatti, che i genitori degli studenti teatini non sappiano come comportarsi.
“I moduli di iscrizione non esistono” spiega a riguardo Viani “e il Ministero non ha ancora emanato i regolamenti attuativi sulla base dei quali dovrebbero approvare a tempo di record i piani dell’offerta formativa”.
L’aspetto più problematico, però, starebbe nel fatto che i nuovi indirizzi, che dovevano essere attivati già da quest’anno dalle classi prime, sarebbero stati congelati, “con grave pregiudizio” puntualizza Viani “delle scuole interessate che adesso sono rimaste spiazzate dall’improvvisa marcia indietro di Regione e Ufficio Scolastico Regionale”.
Il mancato riordino, insomma, rischia di causare forti contrazioni alle iscrizioni. “Noi siamo dell’avviso” contesta, dunque, il capogruppo “con la contro-riforma voluta dal ministro Gelmini uscirà una scuola impoverita, che produrrà un aumento che produrrà un aumento della dispersione scolastica, anche perché aumentando il numero di alunni si determinerà una sostanziale dequalificazione del lavoro in classe, anche a discapito del processo di integrazione degli studenti diversamente abili. L’ulteriore paradosso è che nelle scuole medie di tutta la Provincia si sta facendo l’orientamento in base alle bozze di riforma. Nessuno, infatti, sa ancora dire ai ragazzi con certezza quali materie dovranno studiare alle superiori”.