Chieti. “Prima l’Udc sottoscrive l’incandidabilità del sindaco Di Primio, poi alla presentazione delle liste che lo sostengono, Andrea Buracchio, che di quell’Udc è il presidente cittadino, tiene un discorso sul codice deontologico del buon amministratore”. Si legge così in una nota del Movimento 5 Stelle di Chieti.
Si ricorda che l’avvocato Andrea Buracchio è soprattutto colui che ha portato per ben due volte il nome della città di Chieti alla ribalta nazionale – prosegue la nota – tutti i cittadini ricorderanno infatti della tangentopoli teatina del ‘93 e dell’ imposizione di un suo uomo di punta per l’assessorato alle case popolari, tale Ivo D’Agostino. E chi c’era pochissimi giorni fa ad arringare la folla, stipata nel capannone Walter Tosto tra porchetta e serbatoi, parlando del codice di comportamento con frasi tipo ‘gli interessi della collettività devono avere la priorità tra le decisioni da prendere’? Proprio lui, l’ex sindaco Andrea Buracchio”.
“Noi non ci meravigliamo che tale compagnia sia salutata positivamente da tutti i candidati delle liste che sostengono D Primio – conclude la nota – loro sono gli zombi della politica cittadina! Il M5S fa della trasparenza e dell’onestà un punto di forza da sempre, i nostri candidati sono volti nuovi in prestito alla politica e tutti incensurati”.