L’Aquila. L’Italia dei Valori ha depositato in Parlamento un’interrogazione a risposta scritta in Senato con il senatore Michelino Davico per sollecitare interventi di sostegno per gli orfani e gli invalidi a seguito del sisma che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009.
L’interrogazione è stata sollecitata dal segretario regionale dell’Idv Lelio De Santis. “Già nel 2010 l’Italia dei valori aveva presentato una interrogazione parlamentare perché venissero affrontate le problematiche che affliggono le persone rimaste orfane a causa del sisma – commenta De Santis. –
In questi giorni, in concomitanza con l’Adunata degli Alpini, manifestazione nazionale di grande festa popolare e di grande rilievo mediatico, il partito, sia a livello locale che nazionale, ritiene doveroso non dimenticare le 309 vittime del 6 aprile 2009 e gli orfani rimasti dopo tale calamità. E’ questo il senso di aver riproposto l’interrogazione –continua De Santis – con l’auspicio di un esito migliore e l’accoglimento da parte del Governo”.
“Nell’atto parlamentare indirizzato ai ministri del Lavoro e Politiche sociali, Poletti, e dell’Economia, Padoan, – rende noto il segretario nazionale dell’idv Ignazio Messina- nonostante il governo del 2010 avesse già varato disposizioni normative “volte a riconoscere la qualifica di infortunati del lavoro di cittadini rimasti invalidi, deceduti o dispersi in conseguenza di una calamità naturale”, ad oggi non risultano venute meno le gravi criticità affrontate da decine di persone.
Per questo motivo – continua Messina- l’Idv ha chiesto al Governo di sapere quando saranno adottati provvedimenti a loro sostegno, in particolare “il riconoscimento di un indennizzo e/ o sussidio per le persone rimaste orfane e/o invalide in conseguenza del sisma; il riconoscimento ai cittadini rimasti invalidi o deceduti in conseguenza del sisma della qualifica di infortunato del lavoro e, conseguentemente, dei benefici che da tale qualifica discendono (rif. Disegno di legge n. 9/2468/39 del 17.06.2009); l’estensione della reversibilità oltre il compimento del ventiseiesimo anno, in favore dei figli rimasti orfani indipendentemente dalla qualifica di studente o dal riconoscimento di inabilità al lavoro”.