Pescara, Consiglio comunale straordinario sul caso dei Palazzi della Regione

pescaraPescara. È stata richiesta dal consigliere Augusto Di Luzio una seduta straordinaria del Consiglio comunale sul ‘caso’ dei Palazzi della Regione a Pescara. L’obiettivo è quello di fare chiarezza su una vicenda importante per la città.

Più in particolare, secondo l’assessore alla Gestione del Territorio, Marcello Antonelli, si tratta “dell’occasione opportuna per lasciar emergere anche le responsabilità di coloro che hanno amministrato per sei anni la città, senza giungere alla definizione del benché minimo accordo o di una delibera tesa a consentire l’opera e che pure oggi tentano di sollevare sterili polemiche, che possono solo ritardare ulteriormente la definizione della futura localizzazione degli edifici sul territorio”.

Antonelli spiega che si tratta dell’ennesimo “pasticcio” ereditato dal passato governo di centro-sinistra. Nel 2007, infatti, è entrata in vigore una legge che obbligava i Comuni a redigere il Piano del rischio aeroportuale, ossia ad individuare tutte le aree ricadenti a ridosso degli scali in cui doveva essere vietata la costruzione di ‘obiettivi sensibili’, come pubblici uffici e scuole.

“Il passato governo” commenta in proposito l’assessore comunale “si è ovviamente ben guardato dal predisporre il documento e, nel frattempo, ha continuato a sbandierare presunti progetti di realizzazione delle nuove torri che avrebbero dovuto ospitare gli uffici regionali. Quando ci siamo insediati, gli uffici hanno manifestato la necessità di procedere con la redazione del Piano di rischio aeroportuale, congelato per due anni e oggi, preparate le carte, abbiamo verificato che quell’area destinata alla Regione in realtà ricade all’interno del Piano”.

L’amministrazione comunale, però, non si sarebbe persa d’animo ed avrebbe accelerato la redazione del Piano particolareggiato 7, relativo proprio allo sviluppo urbanistico-edilizio della parte ovest della città. In quel piano saranno individuate le nuove aree destinate a ospitare i futuri Palazzi che, comunque, dovranno essere costruiti dalla Regione e non dal Comune.


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