I consiglieri sottolineano, infatti, il fatto che lungo le sponde del lago ci sarebbero ancora sostanze oleose e materiale marrone che intorbida le acque. Un ambiente, insomma, insalubre per uomini ed animali, che avrebbe pertanto reso impossibile il ripopolamento di anatre ed oche.
I consiglieri rivolgono, dunque, un appello agli assessori Ricotta, Panzino e D’Ercole affinché si attivino al più presto per la bonifica del laghetto. Secondo Facchinetti, Cipollone e Ippoliti, infatti, “la preoccupazione per lo stato di degrado di quello che una volta veniva chiamato dai pescaresi il “laghetto dei cigni” è ancora più forte perché, con l’avvicinarsi della bella stagione e il conseguente aumento delle temperature, la qualità già scadente delle acque potrà solo peggiorare. Il momento di intervenire è adesso, un’ulteriore inerzia sarebbe gravissima”.
Rivolgendosi, invece, al sindaco Luigi Albore Mascia, i consiglieri attaccano la campagna promossa attorno al nuovo logo cittadino. “Con quale coraggio” si chiedono, infatti, a riguardo “può Pescara fregiarsi del logo “Città Dannunziana” quando la sua omonima riserva protetta, istituita con legge regionale, si trova in uno stato di degrado così eclatante?”.