Chieti. Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Antonella Redaelli, ha condannato a 8 mesi e 15 giorni di reclusione (pena sospesa) l’attuale assessore ai Lavori pubblici del Comune di Chieti Mario Colantonio per falso ideologico riguardo all’autenticazione di alcune firme sulle liste elettorali.
Secondo l’accusa Colantonio, in qualità di pubblico ufficiale legittimato all’autenticazione delle sottoscrizioni, in occasione delle elezioni regionali del 2008 aveva attestato falsamente l’avvenuta apposizione alla propria presenza delle firme di 26 sottoscrittori di liste di candidati alle elezioni a sostegno del Pdl e l’avvenuta identificazione degli stessi.
Il procuratore capo della Repubblica di Chieti Pietro Mennini aveva chiesto l’assoluzione di Colantonio evidenziando l’insussistenza dell’elemento soggettivo del reato. Le motivazioni verranno depositate fra 15 giorni.
Scende in campo in sua difesa Luciano D’Alfonso. ‘La sentenza di condanna che riguarda la forma necessaria delle carte non riduce di un millimetro la considerazione per la capacità di lavoro e di abnegazione dell’assessore teatino Mario Colantonio, che ama ed è amato dalla sua città. Gli esprimo la solidarietà che merita un servitore delle istituzioni come lui affinché possa non indietreggiare nel suo impegno diuturno e nella sua incrollabile passione’, si legge in una nota diffusa dal presidente della Regione.