Pescara. Che il minidragaggio impostato dalla Regione Abruzzo per rimuovere 30mila metri cubi dal porto di Pescara servirà a ben poco era un sospetto di molti da molto tempo. Ulteriore conferma è arrivata ieri, quando la petroliera Galatea non è riuscita ad entrare nella darsena a causa di un fondale ridotto a 2,40 metri dalle mareggiate degli ultimi giorni.
La pensa allo stesso modo il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri che torna a chiedere alla Regione “la predisposizione urgente di un intervento importante di escavazione dei fondali, al fine di ripristinare le misure utili a garantire l’agibilità dello scalo, utilizzando i 6milioni di euro resi disponibili da Provveditorato alle opere pubbliche e da fondi Par-Fsc”. “Già a dicembre 2014 la nave cisterna si era dovuta fermare una prima volta”, ricorda Sospiri, “impossibilitata a entrare in porto a causa del fondale insufficiente. Sappiamo che l’unica soluzione definitiva alla problematica deriverà dal Piano Regolatore Portuale oggi all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, soluzione strutturale che dunque non è, evidentemente, immediata. Nel frattempo occorrono, però, interventi tempestivi per garantire la fruibilità costante dello scalo, ossia serve un dragaggio imponente”.
Il 15 dicembre scorso la Regione ha annunciato lo stanziamento di 6 milioni di euro destinati a ‘lavori per la funzionalità del porto di Pescara e dell’approdo di Francavilla. “Oggi, a due mesi di distanza, è accaduto il peggio”, incalza Sospiri, “a breve anche i pescherecci saranno costretti a fermarsi. Ma a questo punto chiederemo conto al Presidente D’Alfonso perché, pur disponendo di buona parte delle risorse necessarie, non le ha destinate a un dragaggio tempestivo, ma si è limitato a 30mila metri cubi, come dire che svuotiamo il porto canale con la paletta e il secchiello”.
“Oggi torniamo a chiedere con la città che le somme disponibili, 6milioni di euro, vengano dirottate subito sul dragaggio immediato, accantonando progetti faraonici di cui Pescara non ha bisogno, e chiediamo anche di sapere a che punto si trova la preannunciata realizzazione della vasca di colmata presso il porto di Ortona dove”, conclude ilc capogruppo di Forza Italia, “secondo il Presidente D’Alfonso, avremmo dovuto scaricare i fanghi del porto di Pescara, ipotesi prontamente smentita dalle Istituzioni locali e dai consiglieri regionali del Pd”.