Unione dei Comuni, Di Matteo (Obiettivo Tortoreto): i nodi politici devono restare fuori

Sant’Omero. “Rispetto la scelta del Comune di Alba Adriatica, che ha scelto di uscire dalla centrale unica di committenza. Ma non è giusto fare ostruzionismo bloccando gli altri 8 comuni per un nodo che è politico”.

 

Nel percorso, laborioso, di approvazione delle modifiche allo statuto dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, interviene Domenico Di Matteo, che fa parte del consiglio complessivo della Città Territorio. Venerdì, a prescindere dalla partecipazione dei 4 sindaci del centrosinistra saliti sull’Aventino, il percorso sarà completato. E così potrà assumere il responsabile dell’ufficio tecnico, passaggio necessario anche per riattivare la centrale unica di committenza.

 

“Io credo che le diatribe nate tra il Presidente e i 4 sindaci”, proseguono, “devono restare al di fuori dell’Unione, anche perché l’obiettivo deve essere quello di dare delle risposte ai cittadini, ai quali non interessano certe beghe di natura politica”. Insomma, Di Matteo spezza una lancia in favore del Presidente Panichi, che prima di assegnare le deleghe sindaci dell’Unione, aveva chiesto qualche settimana di tempo per impegni di natura personale.

 

“I rappresentanti del centrosinistra hanno anche espresso dubbi sui termini di convocazione della seduta di venerdì scorso”, “ aggiunge, “ ma in ballo ci sono situazioni importanti e credo che tutto poteva essere appianato. Sotto questo aspetto, va evidenziato il senso di responsabilità dei presenti e anche del consigliere del Comune di Sant’Omero, Erica Celestini, che è stata presente anche con una semplice telefonata qualche ora prima della seduta”.

 

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