Teramo, tavolo tecnico per dirimere le diatribe tra Comune e TeAm

Fino al 28 febbraio prossimo Comune di Teramo e Teramo Ambiente siederanno attorno ad un tavolo per definire una volta per tutte l’ammontare preciso dei crediti che la società partecipata sostiene di vantare proprio nei confronti del Comune. Quella cifra, che sfiora i quattro milioni di euro, sarà esaminata voce per voce nei prossimi mesi, arrivando a dirimere una questione che si trascina ormai da troppo tempo e che ha minato in parte anche i rapporti tra Comune e società pubblica (che a metà la TeAm è).

La decisione di sedersi tutti attorno ad un tavolo è arrivato questa mattina durante l’assemblea dei soci, assemblea che si preannunciava infuocata vista la richiesta di arbitrato avanzata dalla governance della Teramo Ambiente nei giorni scorsi. L’assemblea, alla presenza del presidente Pietro Bozzelli e dell’amministratore delegato Pietro Pelagatti, si è conclusa con il ritiro dell’arbitrato e l’apertura per l’appunto di un tavolo.

“L’arbitrato sarebbe stato un costo anche per i cittadini teramani – ha spiegato il sindaco Gianguido D’Alberto – E’ stato ritirato così come è stato sospeso ogni contenzioso. Il tavolo tecnico servirà a stabilire l’ammontare del credito, anche perché ci sono delle contestazioni in atto da parte nostra. Entro il bilancio di previsione avremo un’idea precisa”.

Con la Teramo Ambiente si è parlato anche dell’abbattimento dei costi: “Abbiamo fatto una richiesta di atti che la Teramo Ambiente deve fornirci in quanto società a controllo pubblico, atti che in passato non erano mai stati prodotti. I costi vanno abbassati e si potrebbe fare rivedendo alcune modalità della differenziata, ma non vogliamo che questi risparmi vengano di fatto annullati per colpa del rischio della perdita della commessa di Termoli. Vigileremo in tal senso”.

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