Il Movimento 5 stelle ha presentato all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di martedì prossimo a Teramo una mozione volta all’attuazione del baratto amministrativo. Un nuovo tentativo da parte dei consiglieri Pina Ciammariconi e Cristiano Rocchetti, considerato che già l’ex consigliere Fabio Berardini aveva tentato durante la giunta Brucchi di far approvare la sua mozione.
“I cittadini che non riescono a pagare i tributi locali possono saldare il debito lavorando per il Comune, che ci guadagna in “forza lavoro”. A prevederlo è stato il decreto “sblocca Italia” del 2014 e da allora diverse amministrazioni hanno attivato progetti di baratto amministrativo – spiegano – Oltre ai singoli cittadini, possono beneficiare della misura anche associazioni o altre formazioni sociali in possesso dei requisiti previsti dal regolamento. Il baratto amministrativo darà un’opportunità in più per andare incontro alle esigenze delle fasce sociali più deboli e alle difficoltà di tanti nel pagamento delle imposte comunali attraverso una controprestazione”.
Il decreto del 2014 lascia ampi margini decisionali ai Comuni, che possono autonomamente definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, “purché individuati in relazione al territorio da riqualificare”.
Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.
“Auspichiamo dunque che il sindaco D’Alberto accolga la nostra proposta che di fatto rappresenta l’unica valida alternativa alla scarsa liquidità delle casse comunali, adottando uno strumento innovativo anche in termini di modifica delle relazioni tra fisco e contribuenti o meglio ancora tra amministrazione e cittadini”.