Sant’Omero, il futuro incerto della casa di riposo di nuovo a rischio chiusura

Sant’Omero. Quale futuro per la casa di riposo di Sant’Omero. A porre il quesito, chiamando in causa direttamente gli amministratori regionali (il presidente Marco Marsilio e il sottosegretario Umberto D’Annuntiis) è il circolo cittadino del Pd che torna ad evidenziare le voci ricorrenti in questi giorni: ossia di chiusura della struttura e accorpamento con la casa di riposo di Nereto.

 

Nella nota, i Dem ripercorrono alcuni passaggi recenti sulle sorti della casa di riposo “Campanini”.

 

”Dal 2019 la giunta Marsilio ha semplicemente deciso di tirarsi fuori dalle proprie responsabilità amministrative, di non spendere nemmeno 1euro per l’edificio storico e di non interessarsi al mancato pagamento degli stipendi agli operatori addetti all’assistenza”, si legge nella nota.

Se in questi due anni la Casa di Riposo di Sant’Omero è rimasta aperta è infatti solo grazie al sindaco Luzii che si è preso tale responsabilità e ha messo a disposizione gratuitamente le sue strutture, utenze comprese.

Da parte della Regione Abruzzo è invece calato il silenzio più assordante. Non sono state messe in campo soluzioni, nemmeno proposte. L’ex-assessore competente Fioretti non ha mai risposto agli inviti o al telefono. Gli stipendi dei dipendenti non sono stati pagati regolarmente e tutt’ora risultano 10 mensilità arretrate. Quasi un anno di lavoro non pagato a decine di lavoratori e relative famiglie già messe in difficoltà dalla situazione generale e che comunque hanno lavorato con dedizione e professionalità, rispettando tutte le precauzioni che strutture del genere richiedono durante l’attuale emergenza sanitaria”.

Le soluzioni prospettate dal Comune di Sant’Omero e le interpellanze proposte anche dal consigliere regionale Dino Pepe, al momento, non hanno sortito effetti.

“Ora gira voce che anche i nuovi consiglieri di amministrazione dell’ASP1 — nessuno dei quali è vibratiano nonostante 3 case di riposo su 4 si trovino in Val Vibrata — vorrebbero chiudere la Casa di Riposo di Sant’Omero, anche se struttura e utenze sono offerte dal Comune. Per quale risparmio dunque? Come mai questa insistenza? Quali sono le motivazioni?

Per i lavoratori non c’è nessuna garanzia di mantenere il posto di lavoro, nessuna tutela legale che vincola la cooperativa di Nereto ad assorbire tutti i lavoratori di Sant’Omero. È molto probabile che alcuni purtroppo perderanno il lavoro.

Il tempo degli appelli al senso di responsabilità è finito, è giunta l’ora di svelare le carte e che Marsilio parli chiaro”.

 

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