Atri, consigli senza diretta: i dubbi del M5S

Atri. “In occasione del precedente Consiglio Comunale del 30 agosto scorso, che prevedeva all’odg la discussione della nostra mozione per la trasmissione in streaming delle sedute consiliari, con entusiasmo abbiamo accolto la sorpresa di trovare attrezzatura ed operatore pronto già a dare attuazione alla nostra richiesta”.

 

Lo ricorda il consigliere del Movimento 5 Stelle atriano, Massimiliano Concetti, aggiugendo “orse iniziava ad instradarsi verso un percorso che fosse trasparente e aperto a tutti i cittadini di Atri, innegabilmente stupiti dalla celerità con la quale il primo passo del progetto fosse stato realizzato prima ancora di essere approvato. Che si sia trattato solo di un bluff?”

“Lo scorso giovedì 18 Ottobre, la seduta del Consiglio Comunale – precisa il consigliere M5S – è partito già orfano delle prime semplici indicazioni e degli impegni assunti con l’approvazione proprio della nostra mozione sulla diretta streaming: dov’era la telecamera? Dove i tecnici? In caso di approvazione da parte del Consiglio comunale le mozioni rivestono la forma di deliberazione, per cui ora le domande sono altre: perché questo ritardo attuativo? perché il nostro portavoce non né è stato avvisato? E’ stata indetta già una gara per la gestione di questo servizio? Quali sono i criteri di aggiudicazione? Il penultimo Consiglio Comunale è stato ripreso da Radio Cerrano Web, sulla base di quale accordo? E’ stato pagato un corrispettivo? Quanto? Le domande sono tante, ci stupisce principalmente il fatto che, pur avendo dato la nostra disponibilità a veicolare il massimo Consesso Civico attraverso il nostro portale, non ci è stato chiesto nulla, si è piuttosto preferito non ottemperare ad una decisione consiliare già presa e negare un servizio importantissimo alla comunità: un cittadino bene informato è un cittadino che effettua scelte consapevoli ed un cittadino che sceglie è un cittadino attivo.
In questo periodo stiamo assistendo ad una spettacolare campagna di totale disinformazione sui principali organi di stampa (soprattutto nei nostri confronti e nei confronti del Governo del Popolo)
ad opera dei principali rappresentanti del vecchio sistema politico ancora attaccato con le unghie
e con i denti ad un potere che è in realtà, ora più che mai, tenacemente appartenente al popolo. Ed allora a quale scopo decidere di non trasmettere in streaming la seduta? La maggioranza teme forse che affrontare in maniera “allargata” la discussione assembleare possa aumentare troppo il tasso di consapevolezza dei cittadini atriani? Forse non voleva che si affrontassero ‘troppo pubblicamente’ certi temi? La nostra mozione approvata prevedeva anche che la seduta fosse pubblicizzata con manifesti 100×70, dov’erano? Forse dovevano lasciare il posto ad altre iniziative da comunicare? Quando si prende un impegno di questo tipo, approvando una mozione, auspichiamo che venga portato a compimento con serietà e costanza”.

“Il nocciolo della questione è sempre lo stesso: la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini atriani che hanno il diritto di conoscere come vengono prese le decisioni dalle persone che hanno eletto e sostenuto”, conclude Concetti.

Impostazioni privacy