Teramo, dimissioni Brucchi revocate. D’Alberto (Pd) chiede subito un Consiglio comunale

“Non si strumentalizzi l’emergenza idrica per risolvere una crisi politica che è tutta all’interno del centrodestra”.

Il capogruppo del Pd al Comune di Teramo, Gianguido D’Alberto, commenta così la notizia del ritiro delle dimissioni del sindaco Maurizio Brucchi e chiede l’immediata convocazione di un Consigli comunale anche in deroga ai tempi previsti del regolamento.

“La giornata di ieri”, continua il consigliere, “rappresenta la fotografia penosa ed impietosa dello stato del centrodestra teramano e dello scollamento irrecuperabile tra questa amministrazione, che oramai non amministra più, e la città. In una giornata in cui i cittadini teramani vivevano una situazione di panico per le notizie che arrivavano in relazione all’emergenza idrica, con una città impazzita, il centrodestra era chiuso nelle segrete stanze ad insultarsi e a litigare per postazioni e poltrone, discutendo di numeri e assessori, completamente incurante di quanto avveniva fuori”.

D’Alberto, inoltre, ribadisce come, con la scusa del problema idrico, il tentativo di Brucchi di prendere altro tempo per cercare di risolvere le sue beghe interne alla maggioranza “prolungando l’agonia di questa amministrazione”, sia inaccettabile, puntando il dito soprattutto contro il gruppo Futuro In, dententore fino a poco fa della maggioranza relativa, che continuerebbe a chiedere una Giunta a nove assessori.

“Sull’emergenza idrica”, conclude, infine, D’Alberto, “chiediamo la verità poiché riteniamo inammissibile che si continui a tenere i cittadini in una situazione di caos di informazioni, senza avere ancora alcuna certezza. Chiediamo, inoltre, che si risolva una volta per tutte la questione delle interferenze tra i laboratori del Gran Sasso e lo stato dell’acqua. Intanto ci attiveremo in tutte le sedi previste per accertare le responsabilità”.

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